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                      Coronavirus, nubi su Berlino. Quasi certa l’assenza dei cinesi a Fruit Logistica

                      Fruit-Logistica-south-entrance
                      Nubi su Berlino. A pochi giorni dall’inizio di Fruit Logistica (5-7 febbraio 2020), la più importante fiera al mondo per il commercio di frutta e ortaggi, cresce la psicosi da Coronavirus. Un certo numero di operatori, ancora di difficile quantificazione, rinuncerà alla fiera. Il caso più eclatante, al 31 gennaio, è quello di International Paper, che ha ritirato la propria partecipazione, cancellando anche la cena e gli eventi accessori, per “non esporre nessuno a un potenziale rischio”. In realtà, a causa della cancellazione di buona parte dei voli da e per la Cina da parte delle principali compagnie aeree occidentali, si profila una presenza al lumicino di espositori e visitatori cinesi. Inoltre la fiera registra un numero record di pre-accrediti, superiore all’edizione 2019

                      di Eugenio Felice

                      Coronavirus-2019-nCoV

                      (Foto: CDC / Alissa Eckert, MS; Dan Higgins, MAM)

                      Nubi su Berlino. A pochi giorni dall’inizio di Fruit Logistica (5-7 febbraio), la più importante fiera al mondo per il commercio di frutta e verdura, cresce la psicosi da Coronavirus, alimentata dall’incalzare delle notizie che si susseguono giorno dopo giorno: l’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS ha dichiarato il 30 gennaio che si tratta di una emergenza sanitaria globale; il Governo italiano il 31 gennaio ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria nazionale di sei mesi attivando la Protezione Civile dopo che a Roma sono stati accertati i primi due casi di persone contagiate da Coronavirus; l’Italia è anche il primo Paese in Europa a chiudere tutte le rotte da e per la Cina; numerose compagnie aeree di tutto il mondo tra cui British Airways, Lufthansa e Air France hanno cancellato tutti i voli da e per la Cina almeno fino al 9 febbraio; Starbucks ha chiuso la metà delle sue caffetterie in Cina, Toyota ha chiuso tutti gli impianti produttivi cinesi e Ikea tutti i suoi negozi; cresce il numero di esercizi commerciali come bar e ristoranti in tutto il mondo che invitano i cinesi indiscriminatamente a non entrare perché non sono i benvenuti.

                      In questo contesto dalle tinte fosche cresce la preoccupazione degli operatori ortofrutticoli di tutto il mondo che si interrogano sulla partecipazione a Fruit Logistica. In Germania peraltro al 31 gennaio ci sono sei casi confermati di persone contagiate dal Coronavirus tra cui un bambino. Se gli espositori hanno una forte motivazione a partecipare alla fiera avendo prepagato lo stand e tutto quello che ci va dietro, sono i visitatori che potrebbero decidere di rinunciare alla manifestazione. La percentuale dipenderà da quello che succederà nei prossimi giorni, se le notizie negative sul Coronavirus continueranno a susseguirsi oppure no. Certo è che alcuni operatori dal Nord America e altri dall’Europa hanno avvisato i propri clienti che non parteciperanno alla fiera. E proprio il 31 gennaio è arrivata anche la comunicazione ufficiale da parte del colosso americano International Paper che “a seguito dell’allerta lanciata dall’OMS, ha deciso di ritirare la propria partecipazione dalla fiera, cancellando anche la cena e gli eventi accessori, per non esporre nessuno dei collaboratori delle diverse filiali nel mondo a un potenziale rischio”.

                      Cosa fare quindi? Bisogna analizzare i fatti per quello che sono senza farsi prendere dal panico. Coronavirus è poco più di un’influenza. Per quanto non sia ancora stato trovato un vaccino, si cura facilmente e la mortalità è estremamente bassa, del 2%. Vale a dire che su 100 persone che contraggono il virus 98 guariscono, non ce la fanno solo le persone che hanno particolari immunodeficienze. Quasi la totalità dei decessi – che sono avvenuti ad oggi solo in Cina – riguarda infatti persone anziane. Altro aspetto: il sistema di sicurezza messo in piedi a livello globale per evitare la diffusione del virus è imponente tanto che i casi accertati in Europa sono pochissimi. Venendo a Fruit Logistica, gli organizzatori hanno previsto misure preventive straordinarie e – ci hanno riferito – hanno registrato un numero di pre-accrediti record, superiore rispetto all’edizione 2019. Se poi la minaccia viene dalla Cina, gli operatori possono dormire sonni tranquilli, perché il traffico aereo dall’Europa alla Cina è sostanzialmente stato interrotto: la (quasi) totale assenza di operatori provenienti dalla Cina è praticamente certa.

                      Fruitbook Magazine sarà all’Italian Fruit Village, nel padiglione 6.2.

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