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                      Covid-19, focolaio in azienda agricola del Mantovano. Almeno 97 positivi

                      Covid-19-focolaio-Mantova-Rodigo-Francescon
                      Un focolaio di Covid-19 in un’azienda agricola del Mantovano, con 97 casi positivi, di cui solo 3 sintomatici e un ricoverato. Il numero potrebbe crescere perché gli accertamenti non sono ancora conclusi. Lo ha annunciato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera nella serata di martedì 4 agosto. Il focolaio è stato individuato grazie al sistema di tracciamento regionale, dopo la segnalazione di un caso da parte di un medico di famiglia. Come scrive la Gazzetta di Mantova si tratta dell’azienda Francescon di Rodigo (MN), tra i più grandi produttori italiani di meloni e angurie. L’azienda è già stata sottoposta a sanificazione, come previsto dal “protocollo Covid”. Lo screening sarà esteso a tutte le aziende agricole del Mantovano

                      Dalla Redazione (aggiornato alle 9.00 del 6 agosto 2020)

                      Covid-19-focolaio-Mantova-Rodigo-Francescon

                      “Il lavoro di tracciamento e indagine disposto dall’Ats della Valpadana in attuazione delle linee guida emanate da Regione Lombardia ha consentito di individuare e circoscrivere un focolaio Covid-19 con 97 casi positivi in un’azienda agricola del Mantovano”, si legge nella nota dell’assessore Gallera. “A seguito di una segnalazione alla U.O.S. Malattie Infettive dell’Ats Valpadana – spiega l’assessore – avvenuta nei giorni scorsi, di una persona con sintomatologia febbrile da parte del suo medico di famiglia, abbiamo attivato la procedura per sottoporre il soggetto al tampone naso-faringeo, direttamente a domicilio; il test ha dato esito positivo. È stata prontamente avviata l’inchiesta epidemiologica per identificare i contatti stretti in ambito familiare e lavorativo e per individuare le possibili fonti di contagio”.

                      È così emerso che il cittadino lavora presso lo stabilimento dell’OP Francescon a Rodigo (MN). Sono stati quindi allertati il proprietario della ditta e il medico competente per confermare le informazioni sui contatti lavorativi, approfondire gli aspetti correlati al ruolo del paziente nel processo produttivo ed organizzare uno screening ‘a tappeto’ con tampone nasofaringeo su tutti i lavoratori impiegati nello stabilimento. “L’Ats ha quindi attivato i medici in servizio presso l’Usca di Mantova ed il personale delle Malattie Infettive – aggiunge l’assessore Giulio Gallera – per sottoporre al tampone i 250 dipendenti; l’analisi condotta finora su 172 lavoratori ha evidenziato la positività di 96 soggetti, oltre al caso ‘indice’ che aveva dato origine all’indagine”.

                      L’attività di screening proseguirà nella mattinata di mercoledì 5 agosto, con l’intervento dei medici delle Usca delle sedi di Mantova, Suzzara e Viadana, con il supporto degli operatori Ats, al fine di testare i rimanenti lavoratori del sito produttivo. Tutti i lavoratori positivi dell’azienda Francescon a Rodigo erano impiegati al servizio di confezionamento e spedizione di meloni e angurie. Si tratta di uno dei focolai più consistenti, nel post-emergenza sanitaria, di tutta la Lombardia. “Le aziende agricole – spiega Salvatore Mannini, direttore generale di Ats Valpadana – per la loro organizzazione e per la tipologia dei lavoratori sono considerate siti produttivi sensibili, rispetto ai quali, ancor prima di questi nuovi casi, Ats ha già avviato la programmazione di interventi di screening, anche in assenza di segnalazioni di casi di positività”.

                      Lo screening sarà esteso anche ai lavoratori nei campi e alle altre aziende agricole della zona che operano nella zona, ora in piena campagna meloni e angurie. “I cittadini indiani e senegalesi spesso abitano in case sovraffollate e non è sempre facile individuare i nuclei stabili – spiega la direttrice sanitaria Silvana Cirincione dell’Ats Val Padana – ma è prioritario sottoporre a tampone anche i lavoratori nei campi, altre 200 persone, con contratto stagionale alla Francescon”. “Si tratta per ora di casi lievi o asintomatici, per la maggior parte – aggiunge la direttrice sanitaria – l’auspicio è che anche i restanti esami diano lo stesso esito”. Ma l’allarme ha indotto l’Ats ad allargare lo screening su aziende agricole in tutto il Mantovano. La Prefettura comunque rassicura in una nota del 5 agosto che la casistica nel complesso non desta particolare preoccupazione”.

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