L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
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                      Cross marketing, guardare agli altri reparti e osare di più per ampliare le occasioni di consumo dell’ortofrutta

                      di Anna Parello, consulente di marketing e comunicazione per l’ortofrutta

                      cross marketing

                      Mentre faccio la spesa nel mio solito supermercato Esselunga a Bologna, nel banco carne vengo colpita dall’alternanza di hamburger con formaggi a fette, pancetta e pane morbido. Alzo gli occhi dal vasto assortimento di hamburger (formati 220 e 250 gr, Chianina, razza Piemontese, Aberdeen Angus, vitello, bovino adulto, bio, gusto Barbecue etc.) e vedo il cartellone che illustra come farsi a casa “L’hamburger perfetto”. Ecco spiegato perché nel banco carne accanto agli hamburger si trovano sottilette Kraft, Auricchio a fette, Leerdammer a fette, Cheddar a fette Campina, bacon a fette Beretta e pane morbido Morato. Come sempre, poi, nel ripiano in alto fuori frigo c’è una vasta scelta di salse di accompagnamento alle carni. L’operazione trasla nella realtà del punto vendita in modo coerente quanto riportato nel volantino del 26 maggio-7 giugno.

                      Mi sorge spontanea e immediata una domanda: ma qualche foglia di insalata o fetta di pomodoro no, nell’hamburger perfetto? Nessuno ha pensato a mettere anche qualche busta di rucola di IV gamma o una confezione di pomodoro Cuore di bue o della cipolla rossa di Tropea IGP, prodotti confezionati e prezzati, che non necessitano di pesatura alle bilance.

                      cross marketing

                      A parte qualche rara eccezione a carattere spot, espressione di un singolo punto vendita piuttosto che di una politica d’insegna, manca il coraggio di osare con l’ortofrutta, che invece potrebbe efficacemente dialogare con tanti prodotti di tanti reparti. Con la variegata offerta di specie, colori, sapori e utilizzi, di spunti l’ortofrutta ne offre tanti! Mica solo fragole e panna, e castagne e padelle, o nei casi più evoluti tonno Rio Mare nel reparto ortofrutta! E non per forza entro i confini del reparto F&V.

                      Per stare nel semplice si potrebbero esporre limoni in rete e vaschette di prezzemolo accanto al pesce fresco confezionato. Sai quante persone non tornano indietro se hanno dimenticato di prenderli nel reparto ortofrutta? Oppure retine d’aglio e confezioni di pomodorini vicino al pane a fette per fare la bruschetta (idea suggerita un paio d’anni fa per un cliente, che non ha superato lo scetticismo del buyer). O mix di verdure in busta per il ripieno della Piadina come da tradizione, meglio se tutto rigorosamente romagnolo doc, esposte nel banco refrigerato della pasta fresca/pasta sfoglia (altra proposta che è piaciuta al buyer, ma non ha convinto per i volumi, immaginati ridotti).

                      Penso a mele di piccolo calibro in sacchetto esposte vicino a farine e lieviti nella corsia dedicata ai preparati per dolci. Oppure a belle grandi succulente pere, magari IGP, disposte nel banco formaggi con accanto anche il miele. A vini accanto alle pesche. Ma anche a isole con i prodotti di un determinato territorio e la ricetta che suggerisce come cucinarli in una preparazione tipica locale (caponata siciliana, bagna cauda piemontese, ciambotta calabrese, fricò romagnolo…).

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                      Bisogna osare di più, trovare nuovi criteri espositivi, stupire il cliente, dargli idee (ovviamente quale che sia l’idea di abbinamento, fondamentale è comunicarla in maniera chiara e gradevole), non dare per scontato che sappia sempre cosa comprare e come usarlo. Inoltre, fare trovare un articolo fuori dal reparto in cui lo si vede normalmente ne aumenta l’appeal. Un conto è vedere i pomodori secchi insieme a tutti i prodotti di V gamma, un conto è trovarli nell’area snack e salatini, come spunto per preparare un aperitivo.

                      Siamo in un momento in cui è alta l’attenzione al benessere e all’alimentazione, crescono vegetariani e vegani: perché non pensare a un cartello “La Poke bowl perfetta”? Cetrioli, mango, avocado, cavoli, pomodorini, carote, limoni e di fianco a riso, cous cous, mandorle, sesamo, salsa yogurt…

                      Contaminazioni difficili da realizzare? Può darsi, ma sono le cose difficili che portano soddisfazioni. L’immobilità, specie in periodi di crisi, è la soluzione peggiore.

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