Dalla Redazione
Si chiama Snack the System ed è un evento itinerante che guarda al futuro del Pianeta attraverso la lente del cibo, con focus su temi dell’innovazione, della sostenibilità, dell’arte e della cultura. La prima tappa si è svolta dal 6 al 9 maggio scorso a Milano, alla Casa degli Artisti, nell’ambito di House of Switzerland, un temporary hub che per un mese, fino al 12 giugno, dà spazio agli scambi innovativi e creativi fra Italia e Svizzera. Al centro della quattro giorni milanese, fra workshop, esibizioni interattive ed eventi di networking, c’erano tanti giovani, con i loro progetti e le loro startup innovative volte a ridisegnare nuovi modelli di produzione e consumo attraverso il cibo, quello del futuro.
Grilli, larve e locuste, ma anche microalghe, orti verticali e droni: ecco il futuro dell’alimentazione, specie in un contesto internazionale dove, dopo due anni di pandemia e con i rincari, le crisi di approvvigionamento e le tensioni geopolitiche derivanti dalla guerra in Ucraina, è in preoccupante aumento la percentuale di popolazione mondiale che soffre di fame. Secondo l’ultimo report realizzato dalla Fao insieme all’Onu, l’UE e gli enti governativi e non governativi che lavorano insieme per fronteggiare il problema della fame nel mondo, nel 2021 193 milioni di persone in 53 Paesi hanno sofferto di grave insicurezza alimentare.
A Snack the System a Milano erano in mostra gli insetti edibili di Essento, startup svizzera che per prima ha portato i prodotti a base di grilli, locuste e larve della farina in Gdo (leggi qui). Gli insetti edibili di Essento sono ricchi di proteine, vitamine e minerali e provengono da allevamenti certificati: i prodotti che li contengono sono confezionati come veri e propri snack, croccanti, arricchiti da sale e spezie. “Basta chiudere gli occhi e sembra di mangiare manciate di patatine (con le zampe) – scrive La Svolta riportando la notizia di Snack the System -. Per i più scettici ci sono le barrette al sapore di mirtillo, fatte con le larve della farina. Oppure gli hamburger composti al 30% da insetti, al 70% da ingredienti vegetali made in Svizzera”.
In mostra alla quattro giorni milanese anche le microalghe di Alver, altra startup svizzera che con queste proteine vegetali produce snack, farine, integratori, bevande proteiche e pasta. “Le microalghe sono alghe unicellulari o multicellulari che esistono da miliardi di anni e sono quindi tra gli organismi viventi più antichi del mondo – si legge sul sito di Alver -. Crescono in tutto il mondo in acqua salata e dolce e possono essere coltivate. Le famiglie di microalghe più importanti sono la Spirulina platensis e la Chlorella vulgaris”. Non hanno né radici né foglie, quindi usano l’energia del sole per produrre nutrienti bioattivi: sono quindi una ricca fonte di vitamine e pigmenti colorati, acidi grassi essenziali e aminoacidi, nonché antibiotici e sostanze farmaceuticamente attive”. Dei superfood, insomma, “buone per te e per il Pianeta”: vengono coltivate in acqua salata per risparmiare spazio sulla terraferma, inoltre, spiegano i produttori, viene utilizzata meno acqua di quanta non se ne usi per la carne bovina, e meno terra arabile e meno CO2 di quelle necessarie per le proteine della soia.
Un’altra startup legata anche al minor consumo idrico che ha partecipato a Snack the System è Smart Geosurvey, azienda che si dedica all’agricoltura di precisione attraverso l’uso di droni che quantificano la luce solare e la relativa risposta delle piante, sanno riconoscerne i problemi di salute delle piante e diventano così uni strumento utile per gli agricoltori, portando loro un risparmio del 20% di acqua.
Snack the System è un evento promosso da Bites of Transfoodmation, il progetto della Missione Permanente della Svizzera presso le organizzazioni delle Nazioni Unite a Roma: la prossima tappa si terrà proprio nella Capitale il 21 maggio prossimo.
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