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                      FAO: 2021 è l’anno dell’ortofrutta. Al via le attività per trasformare il settore

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                      Al via le celebrazioni per l’anno internazionale della frutta e la verdura (leggi qui). Annunciato nel 2019, l’anno dell’ortofrutta è ora alle porte. Il 2021 vedrà infatti una serie di attività e vertici dedicati a un bene così essenziale come lo sono frutta e verdura. Il prossimo anno non vedrà però solo attività rivolte a sottolineare l’importanza di una sana alimentazione con la regolare assunzione di frutta e verdura, ma anche l’attenzione alla produzione di ortofrutta, che deve essere sempre più sostenibile, attenta al consumo e allo sfruttamento del suolo, ai cambiamenti climatici e agli sprechi in ogni fase della filiera. Infine, la consapevolezza che un bene così essenziale per la vita deve essere a disposizione di tutti. Il 2021 sarà così “l’occasione per riesaminare i nostri sistemi alimentari, impegnandoci per un mondo più sano, resiliente e sostenibile dove ognuno abbia accesso e possa permettersi quell’alimentazione diversificata che è necessaria a tutti” sottolinea il segretario generale Antonio Guterres

                      Dalla Redazione

                      anno ortofrutta

                      (copyright: drobotdean freepik)

                       

                      Frutta e verdura sono alla base di una dieta sana e varia perché forniscono al corpo una quantità di sostanze nutrienti, rafforzano il sistema immunitario e aiutano a ridurre il rischio di contrarre una serie di malattie. Tuttavia, malgrado questi importanti benefici, non ne consumiamo abbastanza. Dichiarando il 2021 anno mondiale della frutta e della verduraafferma il segretario generale Onu Antonio Guterres – ci concentriamo maggiormente su un settore critico e sollecitiamo l’adozione di un approccio più olistico a produzione e consumo di cui beneficino la salute umana e ambientale”.

                      Il lancio è avvenuto online ed è stato moderato da Marcela Villarreal, direttrice delle partnership e della collaborazione ONU presso la FAO. Relatori provenienti da tutto il mondo hanno così sottolineato gli obiettivi dell’anno internazionale dell’ortofrutta. Il direttore generale della FAO Qu Dongyu ha sottolineato il contributo essenziale di frutta e verdura alla salute e alla nutrizione, non da ultimo durante l’attuale pandemia di Covid-19, così come l’importanza di affrontare gli sprechi e le perdite nella catena di approvvigionamento. “Dobbiamo lavorare tutti assieme per garantire che cibi così importanti raggiungano tutte le fasce della popolazione – ha sottolineato poi Marcela Villarreal, che ha anche chiesto un riesame dei nostri sistemi alimentari -. Non bisogna lasciare nessuno indietro”. Villarreal si è poi soffermata sulla fondamentale importanza di riunire tutti gli attori, compresi non solo i governi e le organizzazioni internazionali come l’ONU e l’OMS, ma anche i consumatori, per trasformare i nostri sistemi alimentari e garantire che il cibo sia prodotto e consumato in modo sostenibile.

                      Un momento cardine dell’anno mondiale sarà il vertice sui sistemi alimentari, nel quale la FAO chiederà a tutte le parti in causa di intensificare i propri sforzi per rendere tali sistemi più inclusivi, resilienti e sostenibili. “L’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile evidenzia il ruolo che i nostri sistemi alimentari svolgono nel contrastare la fame, porre fine alla povertà e tutelare il nostro pianeta. Eppure, oggi, popolazioni in aumento, accentuata urbanizzazione, crescente scarsità di risorse naturali, inquinamento agricolo e cambiamenti nell’uso della terra, alti livelli di cibo sprecato e impatto del cambiamento climatico stanno mettendo in evidenza la fragilità dei nostri sistemi alimentari” sottolineano varie voci durante la conferenza stampa.

                      anno ortofrutta

                      L’appello è dunque quello di utilizzare questo anno mondiale dell’ortofrutta per ripensare l’attuale rapporto con il modo in cui frutta e verdura vengono prodotte e consumate. Il 2021 sarà così “l’occasione per riesaminare i nostri sistemi alimentari, impegnandoci per un mondo più sano, resiliente e sostenibile dove ognuno abbia accesso e possa permettersi quell’alimentazione diversificata che è necessaria a tutti” sottolinea il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres.

                      Infatti, tra gli obiettivi dell’anno internazionale della frutta e della verdura troviamo: la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e l’orientamento verso politiche che diano vantaggi per la salute e l’alimentazione derivanti dal consumo di frutta e verdura; la promozione di diete e stili di vita sani, diversificati ed equilibrati attraverso il consumo di frutta e verdura e la riduzione di perdite e di sprechi nei sistemi alimentari basati sulla frutta e sulla verdura. Infine, la condivisione delle migliori pratiche riguardanti i seguenti aspetti: una promozione del consumo e della produzione sostenibile di frutta e verdura che contribuisca ai sistemi alimentari sostenibili, migliorare la sostenibilità di stoccaggio, trasporto, commercio, lavorazione, trasformazione, vendita al dettaglio; riduzione degli sprechi e riciclaggio, nonché le interazioni fra questi processi; integrazione dei piccoli agricoltori, compresi gli agricoltori familiari, nelle catene di produzione locale, regionale e globale, e nelle catene di valore/fornitura per una produzione sostenibile di frutta e verdura, riconoscendo il contributo della frutta e della verdura, compresi gli ecotipi/le varietà locali, alla loro sicurezza alimentare, nutrizione, mezzi di sussistenza e redditi e, infine, rafforzare la capacità di tutti i Paesi, soprattutto di quelli in via di sviluppo, di adottare tecnologie e approcci innovativi nel combattere le perdite e gli sprechi di frutta e verdura.

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