Dalla Redazione
È una storia di successo quella di Pedon Spa, impresa vicentina fra i big player mondiali nel mercato di cereali, legumi e semi, fondata nel 1984 dai fratelli Pedon e oggi presente in tutti i moderni canali distributivi a livello internazionale, sia con prodotti a proprio marchio, sia come private label per la Gdo.
La divisione retail dell’omonimo gruppo dell’agroalimentare, si lascia alle spalle un anno con una crescita a segno più, che si è chiuso con un fatturato di 74 milioni di euro, +16% rispetto all’esercizio precedente. Risultato più che positivo, ottenuto grazie alle 3 mila referenze prodotte dal gruppo, di cui un 70% a marca privata; grazie all’export, che si attesta a quota 25%, e grazie anche ai brillanti risultati ottenuti nel segmento bio, che rappresenta il 15% delle vendite del gruppo, per un margine operativo lordo di 10 milioni di euro.
Oggi l’azienda di Molvena è una realtà leader di settore, che conta 600 dipendenti e un fatturato consolidato che supera i 100 milioni di euro. Lavora per le principali insegne della Gdo italiana e anche con grandi catene internazionali come Whole Foods Market, Rewe e Aldi (leggi qui).
Il core business dell’azienda sono proprio i cereali, i legumi e i semi che hanno raggiunto un volume di vendite di 61 milioni di euro, per un totale di 83 milioni di unità confezionate e 28 milioni di chilogrammi complessivi lavorati. In un settore statico e tradizionale, Pedon è riuscito a differenziarsi sul mercato grazie alla continua ricerca e innovazione di prodotto, realizzando referenze a rapida cottura che rappresentano oggi ben un terzo del fatturato annuo.
La crescita del gruppo non si arresta. Guardando al piano di investimenti quinquennale, l’azienda ha stanziato 40 milioni di euro per la realizzazione di nuovi impianti, tecnologie e capannoni. È un esempio il nuovissimo magazzino totalmente automatizzato di recente realizzazione nella sede di Molvena, dove vengono gestiti per la gestione degli imballi in ottica Lean Production. Due milioni di Euro investiti, 7.500 metri cubi, 3.300 posti pallet e sette piani di scaffalature per gestire le migliaia di varianti di packaging primario e secondario delle linee di produzione.
Fattore di successo è senza dubbio il modello di business vincente “dal seme allo scaffale”, cioè l’integrazione verticale di una rete globale di approvvigionamento, presente in 15 Paesi nei cinque continenti, che tramite Acos – la divisione del gruppo che si occupa di sviluppare le filiere di coltivazione in Italia e all’estero – riesce a garantire nel tempo elevati livelli qualitativi ed il controllo totale dell’intero ciclo produttivo.
Nota di merito anche per il grande impegno etico e sociale di Pedon con il progetto Save The Waste, nato dall’idea di recuperare e riutilizzare in un ciclo economico virtuoso gli scarti di lavorazione delle materie prime, coinvolgendo e sostenendo le comunità agricole e producendo nel rispetto dell’ambiente. Un’iniziativa che ha dato vita a packaging innovativi come Carta CRUSH Fagiolo (leggi qui), il primo imballo nato da scarti non commestibili, 100% riciclabile e certificato per il contatto diretto con gli alimenti, premiato nel corso dell’anno con diversi riconoscimenti, tra cui l’Oscar dell’Imballaggio 2016.
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