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                      FICO cambia e ci riprova. Il nuovo ad Cigarini promette “esperienze memorabili”

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                      FICO Eataly World prova il rilancio

                      FICO, la Fabbrica Italiana Contadina voluta da Oscar Farinetti, patron di Eataly, cambia lay out e business model e ci riprova. Aveva aperto a fine 2017 alla periferia di Bologna nell’area del Caab come il più grande parco divertimenti al mondo dedicato al cibo. È stato perennemente sotto i risultati previsti in termini di numero di visitatori, tanto da essere definito da Panorama in un articolo del gennaio 2020 “10 ettari di solitudine“. Un bagno di sangue a livello economico per i suoi soci, tra cui spicca Coop Alleanza 3.0. Alla fine la chiusura, con Covid-19 o per Covid-19 fa poca differenza. Ora è arrivato un nuovo amministratore delegato, Stefano Cigarini, che promette già, a seguito di un cambio di lay out e del business model, “un parco tematico dove ogni visitatore potrò vivere esperienze memorabili”. La riapertura è previata a primavera 2021. Sotto il comunicato stampa inviato il 15 gennaio 2021

                      Dalla Redazione

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                      FICO Eataly World, doveva essere un richiamo mondiale per i cultori dell’agroalimentare

                      Nel comunicato diffuso da FICO il 15 gennaio 2021 si parla di “un piano strategico triennale  per dare vita al nuovo FICO, con un forte patto tra investitori, società di gestione e operatori, dotato di capitali freschi per 5 milioni di euro e una solida governance. Il 2021 di FICO Eataly World si apre con importanti cambiamenti, puntando alla riapertura del parco del cibo a primavera. Costretto a chiudere i battenti per l’emergenza Covid, l’experience park di Bologna ripartirà sotto la guida di Stefano Cigarini in veste di amministratore delegato, mentre nel consiglio di amministrazione della società di gestione Eataly World – ora presieduto da Tiziana Primori, alla quale si devono il progetto e l’apertura della start up a fine 2017 – entrano Stefano Dall’Ara, direttore delle Partecipate di Coop Alleanza 3.0, e Nicola Farinetti per Eataly. Il piano ha ottenuto il via libera anche del Fondo PAI – Parchi Agroalimentari Italiani Comparto A, gestito da Prelios Sgr e sottoscritto da oltre 25 investitori, tra i quali CAAB, il Centro agroalimentare di Bologna di cui è direttore generale Alessandro Bonfiglioli”.

                      “Il nuovo amministratore delegato Stefano Cigarini – continua il comunicato stampa di FICO – con il suo staff ha messo a punto il piano, approvato dal Cda di Eataly World, che riprogetta in maniera importante l’esperienza per i visitatori ed il business model, pronto a cambiare volto e strategie nei prossimi mesi, anche alla luce dell’enorme impatto avuto dalla pandemia sul turismo mondiale. I lavori di trasformazione del format sono appena partiti e vedranno modifiche sostanziali nel lay out e nella modalità di fruizione della struttura, funzionali anche a un diverso approccio di marketing e commercializzazione, a partire dalla introduzione di un biglietto di ingresso. Obiettivo, arrivare al termine del triennio a risultati positivi e a un nuovo piano di sviluppo e crescita del parco”.

                      “Il nuovo FICO – spiega Cigarini, che ha al suo attivo una lunga esperienza nel settore – sarà un parco tematico che stimola i 5 sensi e coniuga passione per il cibo e divertimento, dove ogni visitatore potrà vivere esperienze memorabili: momenti di gioia per i bambini, di scoperta per gli adulti, di contatto con l’eccellenza del cibo italiano per i turisti, programmi educativi per le scuole e possibilità di coniugare business e relax per convegnisti e mondo degli affari. Una giornata speciale per chi ama il cibo e i piaceri della vita. Idealmente, riapriremo il primo giorno dopo la fine dell’emergenza Covid: ipotizziamo di essere pronti per Pasqua”.

                      “Il nuovo FICO – prosegue il comunicato stampa – si svilupperà su 100 mila metri quadrati, equivalenti a 10 ettari, coinvolgendo tutti i sensi, un vero e proprio “parco da mangiare” non solo col palato. Grandi scenografie divideranno il parco in 7 aree a tema, il divertimento sarà assicurato dal Parco Luna Farm, ricco di giostre e attrazioni. Determinante sarà il ruolo delle decine di aziende di eccellenza italiane e dalle grandi marche dell’Italian food nel mondo che a FICO offriranno ristorazione, street food, prodotti e produzione dal vivo: per esaltare e raccontare il cibo, offrire degustazioni ed esperienze ed assicurare ai visitatori il massimo coinvolgimento”.

                      Il nuovo piano industriale – sottolinea la presidente di FICO Eataly World, Tiziana Primori – ha visto il coinvolgimento attivo di tutti gli azionisti e degli operatori del parco, che hanno fatto tesoro dei punti di forza e di debolezza evidenziati nei primi due anni di attività. Il futuro di FICO potrà contare su 5 milioni di euro di nuovi investimenti: vogliamo sostenere con entusiasmo e nuovi capitali un progetto che resta tra i più innovativi e originali, per valorizzare l’enorme patrimonio agroalimentare italiano. La pandemia ci ha costretto a un ripensamento radicale, ma ripartiremo per fare ancora meglio”.

                      FICO è un grande patrimonio nazionale – aggiunge Stefano Dall’Ara, direttore delle partecipate di Coop Alleanza 3.0 – con prospettive europee e internazionali: un unicum, di cui la città di Bologna può essere orgogliosa e che sarà la punta di diamante della rinascita della città del cibo. Questa terribile pandemia non deve fermare la nostra voglia di immaginare e costruire il futuro fin da adesso”.

                      Eataly guarda con fiducia alla nuova linea strategica di FICO, attualmente sotto la presidenza di Tiziana Primori, e alla ridefinizione organizzativa operata dall’ad Stefano Cigarini”, commenta Nicola Farinetti, amministratore delegato di Eataly e figlio di Oscar Farinetti”. “Consideriamo questa impostazione coerente con il progetto di narrare, intrattenendo, la meraviglia della biodiversità italiana, orientata verso il rispetto della storia e della terra e ci auguriamo che si possano riprendere al più presto i corsi per i bambini e i ragazzi delle scuole, capaci di formare nuove sensibilità verso l’apprezzamento delle ricchezze del nostro Paese”.

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