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                      Kale, il superfood di tendenza: vendite al top negli Usa. Ma occhio al ‘junk food’

                      Il kale, noto soprattutto come cavolo riccio e nella sua variante cavolo nero, sta vivendo un periodo di gloria. Diventato l’emblema del “superfood” grazie alle star di Hollywood, negli Stati Uniti spopola già da tempo come ortaggio di tendenza. Secondo una ricerca condotta dal sito Market Watch, solo nel corso dell’ultimo anno si è registrato un aumento significativo delle vendite di kale, presente in special modo nei prodotti trasformati. Un dato su tutti: in un solo anno sono aumentati del 391% i surgelati a base di kale in USA. Ma non mancano le aziende che sfruttano la fama salutistica del kale per confondere i clienti su qualità e quantità degli ingredienti

                       

                      di Massimiliano Lollis (articolo completo su FM di aprile 2017)

                       

                       

                      Dagli Stati Uniti la moda del superfood kale si sta diffondendo anche nel nostro Paese

                      Tutti pazzi per il kale: l’ortaggio a foglia, più comunemente noto come cavolo riccio o nella sua variante cavolo nero, da tempo riscuote molto successo negli Stati Uniti, dove è considerato un vero e proprio superfood di tendenza. Secondo una ricerca condotta dal sito Market Watch tramite lo strumento statistico Product Insider di Nielsen, che monitora la composizione degli alimenti in commercio, l’aumento nelle vendite di kale per i prodotti trasformati è stato notevole. 

                       

                      Tra febbraio 2016 e febbraio 2017, sarebbero infatti schizzate del +391% le vendite di prodotti surgelati che contengono kale, così come i prodotti a base di pesce con kale (+143%), preparati a base di vitamine con kale (+125%) e sughi per pasta asciutta con kale (+60%). In generale, cresce anche la produzione agricola di kale in USA, che nel periodo 2007-2012 raggiunge un aumento che il Dipartimento di Agricoltura statunitense stima di quasi il 60% senza rallentamenti, mentre lo scorso anno si è registrato un aumento del 5% nella vendita di questo ortaggio fresco.

                       

                      Il fattore “trendy” alla base del suo successo è indubbio. Al di là dei gusti personali di ognuno, sembra che il buon sapore non sia la migliore qualità del kale, che invece ha molto appeal e piace a tanti per le sue elevate proprietà salutistiche. L’ortaggio, poco calorico e ricco di vitamine A, K, C e B6, è un superfood amato dalle star di Hollywood, ma l’origine della sua fama, secondo Market Watch, va ricercata più che altro nelle trasmissioni di cucina in tv, che negli ultimi anni hanno contribuito a renderlo celebre. Dalla tv alla popolarità sui social il passo è breve, e basta fare un giro sulle pagine Instagram e Facebook di appassionati di ricette e food blogger per rendersi conto della popolarità del cavolo riccio.

                       

                      La moda non poteva sfuggire all’industria alimentare e alla grande distribuzione statunitense che, osservando il successo di gradimento dell’ortaggio, hanno approfittato per creare e pubblicizzare una miriade di nuovi prodotti contenenti kale, che però di kale hanno ben poco: dagli snack ipercalorici agli omogeneizzati per bimbi, le operazioni commerciali fuorvianti non mancano. Secondo Lindsay Moyer, una nutrizionista del gruppo scientifico no profit Center for Science in the Public Interest intervistata dallo stesso Market Watch, nei cibi pronti “le aziende possono aggiungere quantità irrisorie di kale per far sembrare ogni cibo, anche quello spazzatura (o junk food), un superfood dalle qualità salutari. A volte la scelta di introdurre il kale nei prodotti è solo una strategia di marketing per dare ai cibi un’aura salutare”.

                       

                      In Italia il kale è ancora poco conosciuto al grande pubblico, e quindi il rischio sembra molto più ridotto. Nel giugno scorso raccontavamo su Fm la prima comparsa dell’ortaggio nel nostro Paese, in varie proposte di aziende italiane leader della quarta gamma come Ortoromi, La Linea Verde e Cultiva (leggi qui): oggi il panorama si sta ampliando, con prodotti e formati diversi. C’è allora da aspettarsi che questo ortaggio promettente possa ben presto guadagnarsi una nicchia italiana di tutto rispetto. Se infatti esiste il rischio che si tratti soprattutto di una moda passeggera, è anche vero che le qualità benefiche del kale sono innegabili

                       

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