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                      Macfrut Digital 2020? Espositori in parte soddisfatti, in parte delusi

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                      Macfrut Digital 2020

                      Finita la prima edizione solo digitale di Macfrut, è tempo di bilanci. L’organizzazione di Cesena Fiera parla di “scommessa vinta” e il suo presidente Renzo Piraccini di “risultato straordinario” e “progetto visionario”. Praticamente una marcia trionfale. I dati ufficiali parlano di 18 mila visitatori unici e 208 mila pagine visualizzate. Non mancano però gli espositori insoddisfatti, un po’ per i problemi tecnici della prima giornata e un po’ per il numero e la qualità dei contatti raccolti durante la fiera virtuale. I risultati comunque vanno parametrati sia alle aspettative, che non potevano essere molto alte, che all’investimento richiesto, che è stato certamente molto più basso rispetto alla fiera fisica tradizionale. L’edizione 2021 di Macfrut è in calendario dal 4 al 6 maggio a Rimini e potrà mettere a frutto l’esperienza fatta

                      di Eugenio Felice

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                      Macfrut Digital 2020

                      Primato italiano. Va riconosciuto al team di Cesena Fiera e al suo determinato presidente Renzo Piraccini di aver organizzato, nel settore ortofrutta, la prima fiera al mondo totalmente digitale. Dopo Macfrut Digital, seguiranno Fruit Attraction in ottobre (per tutto il mese!) a Asia Fruit Logistica dal 18 al 20 novembre. Entrambe solo digitali. Un grande punto interrogativo riguarda la fiera monstre, Fruit Logistica di Berlino, per ora prevista nella classica versione fisica dal 5 al 7 febbraio. Si farà? Non si farà? Tutto dipende da come evolverà il contagio da Covid-19 nei prossimi mesi, in Europa e nel resto del mondo. Certo bisogna riconoscere a questo virus di aver accelerato la digitalizzazione delle fiere, che sicuramente torneranno a essere fisiche, ma con una maggiore integrazione con la rete e i vari dispositivi mobili e da scrivania. Una fiera che non preveda un’esposizione fisica, degli incontri veri, non può nemmeno essere considerata una fiera: equivale a visitare un sito internet o a fare una videochiamata, cose che ognuno di noi può fare in autonomia.

                      Macfrut Digital, il comunicato finale. Cesena Fiera ha dichiarato per questa prima edizione 100% digitale 32.212 presenze nei tre giorni, 18.164 visitatori unici professionali, 49% di visite dall’estero, 208 mila pagine visualizzate, 11 forum tecnici in buona parte overbooking (il limite era di 300 partecipanti). Come anticipato in fase di presentazione, sono stati 530 i moduli per 400 espositori, il 40% dei quali oltreconfine. “Siamo davanti a un risultato straordinario – ha affermato Renzo Piraccini, presidente di Macfrut – Il ringraziamento va agli espositori che hanno creduto e condiviso con noi questa bella esperienza. Macfrut Digital è un progetto molto innovativo, per certi aspetti visionario, nel quale tutti i partecipanti hanno toccato con mano le grandi potenzialità, sia per quanto riguarda l’area di business sia di comunicazione”. Non sono mancati i problemi in particolare la mattina del primo giorno. “È evidente – ha aggiunto Piraccini – che siamo pionieri di un progetto delle grandi potenzialità. Il futuro del progetto lo decideremo insieme agli operatori del settore”.

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                      Renzo Piraccini, presidente di Macfrut

                      Macfrut Digital 2020: perché no. Una marcia trionfale quindi? Non proprio. Il primo giorno, l’8 settembre, ci sono stati gravi problemi tecnici dovuti alla rigidità del sistema che hanno fatto saltare parte degli appuntamenti virtuali. Ad esempio si doveva per forza usare Google Chrome aggiornato all’ultima versione e, a quanto ci è stato riferito, il sistema non supportava l’utilizzo di dispositivi mobili come tablet o smartphone per i b2b. Problemi superati già nel corso della stessa giornata. Diversi espositori che abbiamo interpellato hanno poi lamentato la scarsità di contatti: un’azienda ci ha riferito che non ne ha avuto nemmeno uno in tre giorni di fiera. Altri hanno lamentato che il 95% dei contatti riguardava persone che volevano vendere qualcosa, non che erano interessate a comprare. E, chi espone alle fiere, di solito, lo fa per vendere. Un’azienda di primo piano del settore macchinari ci ha commentato brevemente: “Soldi e tempo male investiti, piattaforma mal funzionante, complicata e macchinosa. Il problema principale è che non c’erano filtri: tutti potevano fare tutto“.

                      Macfrut Digital 2020: perché sì. Va considerato che di fiere esclusivamente digitali non ce ne sono mai state, soprattutto in un settore per certi versi tradizionalista come quello ortofrutticolo. I risultati ottenuti in fiera andrebbero parametrati sia alle aspettative, che non possono essere state poi così alte (sarebbe sbagliato il confronto con la fiera fisica), sia all’investimento richiesto, certamente di molto inferiore rispetto a una fiera fisica. Un espositore, tra i più grandi produttori di ortofrutta, ha commentato positivamente la presenza di buyer di India e Medio Oriente, ma ha lamentato l’assenza di buyer da Paesi chiave come la Germania. Un altro produttore ci ha riferito: “Siamo soddisfatti, due incontri con primari gruppi GDO italiani e un grosso importatore del Quatar. La parte b2b è strategica. Abbiamo avuto più riscontri da Macfrut Digital che dal Macfrut 2019, allo stand fisico entrava di tutto, più gente interessata alle tartine che a fare affari. Poi il costo, 1.000 euro a modulo, lo scorso anno ne avevamo spesi 40 mila”. Insomma, i soddisfatti di Macfrut Digital non mancano.

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