di Massimiliano Lollis
Nel futuro dei supermercati senza casse non c’è solo Amazon. Il gigante dell’informatica Microsoft starebbe infatti mettendo a punto un sistema intelligente – simile a quello presente nel supermercato “senza casse” Amazon Go di Seattle (leggi qui) – per permettere ai clienti di fare la spesa senza passare dalle casse, grazie a sensori che registrano le loro scelte e addebitano gli acquisti in modo automatico sul loro carrello virtuale. A dirlo è l’agenzia Reuters, che cita come fonti alcune persone vicine all’azienda.
La notizia è stata resa ancor più pepata dalle voci secondo le quali sarebbero in atto contatti tra Microsoft e il gigante della distribuzione Usa Walmart per dotare alcuni punti vendita della catena della tecnologia “senza casse”. Pare inoltre che al progetto stia lavorando un team composto da 10-15 membri, tra i quali figurerebbe anche un tecnico con un’esperienza pregressa nello sviluppo di Amazon Go.
Al di là delle voci di corridoio, è indubbio che per Microsoft diventare un alleato strategico dei grandi player della Gdo (in funzione anti-Amazon) possa rappresentare un’ottima occasione di profitti, oltre ad insidiare la posizione predominante di Amazon nel campo dei servizi cloud, fondamentali per l’e-commerce. Certo – come riporta sempre l’agenzia Reuters – non è ancora chiaro se e quando la tecnologia senza-casse di Microsoft arriverà nei punti vendita e se questo tipo di soluzioni conquisteranno davvero la Gdo, ma sono in molti oggi a vedere in questa tecnologia il futuro dello shopping e un mercato in grande espansione. E se un colosso come Microsoft decide di investire in questo tipo di soluzioni, di certo si tratta di una mossa che Amazon non potrà ignorare.
In ogni caso, sempre secondo indiscrezioni, uno dei pilastri della strategia di Microsoft sarà il fatto di rendere questa tecnologia scalabile ed economica, affinché possa risultare adatta ai margini ridotti del grocery retail.
Intanto da parte degli interessati non ci sono smentite né conferme. Microsoft ha dichiarato di non voler commentare voci di corridoio e congetture, mentre Walmart e Amazon si sono rifiutati di rilasciare dichiarazioni al riguardo.
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