Dalla Redazione
OP Campidanese, la più importante organizzazione di produttori presente in Sardegna, nota al grande pubblico anche per il suo brand L’Orto di Eleonora, ha tra i suoi fiori all’occhiello della campagna autunno-invernale il carciofo, in diverse tipologie tra cui il prelibato Carciofo Spinoso di Sardegna DOP. E proprio di fiore si tratta, dato che quello che possiamo acquistare nei supermercati o nei negozi specializzati e mettere in tavola non è un comune ortaggio, come molti pensano, bensì un fiore non ancora aperto, di un bellissimo color lavanda. Il carciofo viene prodotto quando le temperature si abbassano, normalmente da ottobre con le tipologie più precoci fino a maggio con quelle più tardive, in alcune regioni italiane, di cui le più vocate sono la Sardegna, la Puglia e la Sicilia.
“La campagna 2020-21 del carciofo sardo è partita in ritardo, a fine ottobre, a causa di un clima straordinariamente caldo e siccitoso”, ci riferisce Salvatore Lotta, responsabile commerciale di OP Campidanese, i cui produttori associati dal 2019 coltivano il carciofo in diverse aree dell’isola e nelle tipologie più apprezzate dal mercato, con grande attenzione per l’ambiente e la salute: la produzione infatti dallo scorso anno è 100% senza l’utilizzo di glifosato (leggi qui), noto erbicida diffuso in agricoltura. “Le condizioni climatiche anomale – spiega Lotta – hanno impattato sui volumi che sono inferiori rispetto alla media di periodo. Le abbondanti piogge della prima metà di dicembre, con parte dei campi andati letteralmente sott’acqua, non favoriranno un aumento dei volumi di carciofo immesso sul mercato. Ma forse è meglio così”.
“La domanda infatti – sottolinea il responsabile commerciale di OP Campidanese – è inferiore rispetto agli altri anni e il principale motivo è la debolezza del canale ristorazione che è stato messo in ginocchio, soprattutto in alcune regioni come la Lombardia e il Piemonte, dal coronavirus. Il carciofo, data l’attenzione che va messa nella preparazione in cucina, è un prodotto per cui il canale ristorazione è sempre stato molto importante. Le quotazioni comunque, in particolare nel mese di dicembre, sono soddisfacenti e gratificano gli sforzi fatti sia a livello produttivo che commerciale. Sul 2021 però abbiamo più di una perplessità: la crisi economica innescata dal Covid-19 non potrà che impattare sulle tasche degli italiani e anche il settore ortofrutta nel suo insieme potrà risentirne”.
“Tra le novità della campagna carciofo 2020-21 – conclude Salvatore Lotta – ne vorrei evidenziare due. La prima è che, nonostante il periodo di emergenza sanitaria, OP Campidanese continua a investire in comunicazione sui media nazionali: siamo già presenti su quotidiani nazionali come Corriere della Sera e tra dicembre e gennaio saremo anche sulle reti Mediaset, tra cui Canale 5, e su La7 con il nuovo spot televisivo che vedrà come protagonisti proprio il carciofo assieme al pomodoro iLcamone. La seconda novità è che abbiamo superato i test qualitativi per cui per la prima volta saremo sui banchi di vendita di un primario gruppo distributivo in Svizzera, sia con i cuori di carciofo da quattro o otto pezzi che interi con gambo venduti sfusi o a mazzi”.
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