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                      Anguria Eleonora di OP Campidanese, autentica espressione sarda

                      OP Agricola Campidanese da diversi anni si impegna per riportare la Sardegna al ruolo che le compete nel panorama ortofrutticolo italiano ed europeo. L’agricoltura 4.0 fa parte di questo percorso. La campagna dell’anguria nera medio formato e senza semi Eleonora è iniziata a metà maggio, con due settimane di anticipo sul 2020, grazie alle produzioni in serra, che il prossimo anno saranno ancora più ampie. Nel mese di giugno poi inizierà il raccolto dell’anguria Gavina e del melone Corallo, a luglio sarà la volta del melone Majores. OP Agricola Campidanese sta lavorando al residuo zero e collabora con OP Terrantiga Apicoltori Sardi per salvaguardare le api. Salvatore Lotta: “Diamo il massimo per soddisfare il consumatore finale, i suoi sensi ma anche la sua coscienza”

                      Dalla Redazione

                      Anguria Eleonora di OP Campidanese, autentica espressione sarda, disponibile dal 15 maggio

                      La Sardegna sta tornando ad avere il ruolo da protagonista che le compete nel panorama ortofrutticolo italiano ed europeo. Il più autentico interprete di questo percorso è OP Agricola Campidanese, organizzazione di produttori con sede a Terralba (OR) e superfici investite in alcune delle zone più vocate della Sardegna, OP nota per il brand L’Orto di Eleonora e per un attento lavoro di valorizzazione di produzioni altamente qualificate e distintive come il pomodoro iLcamone, il Carciofo Spinoso di Sardegna DOP, le angurie Gavina ed Eleonora, i meloni Majores e Corallo, le fragole Fragolose, le patate Prezione, solo per citarne alcune.

                      “L’OP – spiega il direttore commerciale Salvatore Lotta – ha attivato un progetto integrato di filiera – PIF nell’ambito del PSR della Sardegna con cui abbiamo ottenuto un finanziamento globale di quasi 5 milioni di euro. In parte è destinato alla sede dell’OP per ristrutturarsi e ammodernarsi. In parte è destinato agli agricoltori per investimenti nelle serre, nei macchinari e nelle attrezzature, per aumentare e migliorare le produzioni. Gran parte dei fondi del PIF finiranno nell’agricoltura 4.0. Vogliamo innovare: l’agricoltura ha bisogno di tecnologia per migliorare le produzioni. L’agricoltura digitale oggi è una strada obbligata, l’unica che può garantire una produzione pulita”.

                      Intanto nel mese di maggio è iniziata la campagna 2021 della frutta estiva che vede, come fiori all’occhiello, delle varietà che OP Agricola Campidanese detiene in esclusiva, come l’anguria nera medio formato Eleonora, l’anguria mini striata Gavina, i meloni Majores e Corallo. “Gli investimenti in termini di superfici sono tornati a livello pre-Covid – dichiara Salvatore Lotta – ci aspettiamo un progressivo ritorno alla normalità, grazie alla campagna di vaccinazioni. Stiamo puntando all’anticipo della stagione, ed effettivamente abbiamo immesso Eleonora sul mercato già da metà maggio, con 15 giorni di anticipo sul 2021, grazie alle produzioni in serra. Quest’anno sono 10 ettari, nel 2022 saranno 30-40 ettari di serre tutti per Eleonora. Peraltro colore e sapore sono convincenti, il grado brix è superiore a 13: niente male per una produzione precoce”.

                      Nel complesso quest’anno sono 120 ettari gli ettari riservati a Eleonora, per un raccolto stimato a 7-8 mila tonnellate. I primi di maggio è iniziata anche la raccolta della mini anguria tradizionale. Nel mese di giugno sarà poi la volta di Corallo e Gavina, a luglio inizierà il raccolto di Majores. Per Gavina, l’anguria storica di OP Agricola Campidanese, apprezzata in tutta Europa, sono 90 gli ettari investiti. “Ma – precisa Salvatore Lotta – non vorrei tanto parlare di superfici investite e quantità, quanto di sapori, aromi, profumi. Noi stiamo lavorando su questo: soddisfare il consumatore finale. Sì, i suoi sensi, ma anche la sua coscienza, con produzioni salubri e sostenibili. Siamo in dirittura di arrivo con il residuo zero, un concetto che a nostro avviso va oltre il biologico, e collaboriamo con OP Terrantiga Apicoltori Sardi per salvaguardare la api, autentiche custodi della biodiversità”.

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