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                      Ortofrutta coltivata sui tetti dei supermercati: il caso IGA di Montreal

                      Un orto biologico che, su una superficie di più di 2.300 mq, produce una trentina di varietà tra frutta e verdura certificate bio a Monteral. Fin qui nulla di strano, se non fosse che l’orto sorge sul tetto del supermercato a insegna IGA Extra Famille Duchemin, lo spessore del suolo coltivabile è di soli 15 centimetri e per l’irrigazione si utilizza l’acqua di recupero del sistema di deumidificazione. Il progetto è iniziato nel 2017 e, grazie alla collaborazione dei produttori urbani de La ligne verte della città e di esperti agronomi, è ora un punto di riferimento nel Paese e anche il primo negozio di alimentari che vende verdure che crescono sul suo tetto. Ma IGA non è l’unica nel suo genere, un esempio è il punto vendita Lidl di Torino con gli orti sul tetto e la serra di Gotham Greens che sorge sopra un Whole Food Market di New York City

                      Dalla Redazione

                      iga orto

                      fotografia aerea di come risulta l’orto sul tetto del punto vendita IGA di Monteral

                      Sono sempre di più le insegne della grande distribuzione che modificano i loro processi di produzione e logistica nell’ottica di una sempre maggiore sostenibilità ambientale, spesso utilizzando metodi innovativi e sostenibili. Ne è un esempio il supermercato canadese situato nel quartiere Saint-Laurent di Montreal a insegna IGA Extra Famille Duchemin. La catena canadese IGA, infatti, ha deciso di creare un orto biologico sul tetto del punto vendita per vendere a Km 0, letteralmente, frutta e verdura coltivata su una superficie di più di 2.300 metri quadrati situata sul tetto.

                      Il progetto ha preso vita nel 2017 e nel Paese è diventato un punto di riferimento: “L’orto biologico sul tetto del nostro punto vendita – spiega Richard Duchemin, co-proprietario di IGA extra famille Duchemin – ci permette non solo di portare avanti la nostra passione per il cibo, ma anche di fare tutto con la massima attenzione per l’ambiente, un aspetto che ci sta particolarmente a cuore”.

                      Sono più di 30 le varietà di frutta e verdura certificate biologiche da Ecocert Canada (lattuga, pomodori, erbe aromatiche, melanzane…) e coltivate grazie ai produttori urbani de La ligne verte della città: grazie alla loro esperienza, infatti, l’insegna ha potuto realizzare quest’orto urbano e biologico sul tetto utilizzando tecniche agricole tradizionali. Oltre all’orto, il tetto verde dispone di otto alveari gestiti dalla società Alvéole che permettono la vendita di circa 200 kg di miele a fine settembre nel supermercato sottostante, assieme ai prodotti ortofrutticoli coltivati “al piano di sopra”.

                      iga orto

                      a sx Richard Duchemin, co-proprietario di IGA extra famille Duchemin; a dx l’espositore nel punto vendita degli ortaggi prodotti sul tetto

                      Così facendo, l’orto biologico di IGA Extra Famille Duchemin è ora il più grande orto biologico urbano sul tetto di un supermercato del Paese e il primo stabilimento a utilizzare un sistema di irrigazione derivato dal recupero dell’acqua dal sistema di deumidificazione. L’iniziativa non è stata priva di sfide. Il tetto verde ha uno spessore del suolo di soli 15 cm, quindi la concimazione è stata una delle maggiori sfide da affrontare, vinta con successo grazie al lavoro degli agronomi che ha permesso di sviluppare un piano per stabilire le condizioni più adatte, tenendo conto del vento e della temperatura.

                      C’è da dire che IGA non è l’unico nel suo genere, ma rientra in un panorama sempre più vasto di supermercati che decidono di disporre di un orto sui tetti dei propri punti vendita per fornire ai clienti prodotti freschi e a km zero, in un ottica di sostenibilità ambientale. In Italia, ad esempio, sul tetto di un punto vendita Lidl a Torino in via Bologna sorge il primo orto botanico sul tetto di un punto vendita del gruppo distributivo. In questo caso sono oltre 2.700 i mq dedicati al verde coltivabile gestito da Rete Ong, che da anni collabora con la Circoscrizione per la cura degli orti nei vicini giardini di via Petrella. Sul tetto si trovano anche i pannelli fotovoltaici (ne abbiamo parlato qui).

                      A New York invece, è famoso l’esempio di Gotham Greens. L’azienda – fondata nel 2009 – ha iniziato a far parlare di sé nel 2011 con la sua prima serra su scala commerciale, installata sul tetto del Greenpoint Wood Exchange a Brooklyn, una struttura che per anni ha ospitato affollate piste da bowling. La serra – che misura poco meno di 1.400 mq – produce ogni anno oltre 45 tonnellate di insalata e verdure a foglia verde, il tutto all’insegna della sostenibilità. Lo stabilimento “rooftop” è infatti alimentato da pannelli fotovoltaici ad alta efficienza che alimentano l’illuminazione a led necessaria per la coltivazione “indoor”, oltre ai sistemi di ventilazione. Alla prima serra è seguita quella di Gowanus (Brooklyn) sul tetto di un Whole Foods Market (leggi qui),  poi quella di Hollis nel Queens e Pullman (Chicago). In pochi anni Gotham Greens si è affermata come una delle aziende più interessanti nel panorama della produzione di insalate “urbane” made in Usa (ne abbiamo parato qui).

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