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                      Quomi, boom dei meal kit della start-up milanese: +400% con il lockdown

                      Quomi nasce nel 2016, quando Andrea e Daniele scoprono che hanno un problema: mangiano sempre le stesse ricette e non hanno mai tempo per fare la spesa, una situazione comune a molte persone. La soluzione? Offrire un servizio di consegna di “meal kit”, con tutti gli ingredienti necessari per “assemblare” facilmente ricette sfiziose in poco tempo. Da allora Quomi ne ha fatta di strada, anche durante il lockdown, tanto che ha visto una crescita del +400% nei mesi da marzo a maggio 2020, dove i loro clienti hanno aggiunto ai loro carrelli online, oltre ai classici “meal kit”, anche molti altri prodotti, o per meglio dire servizi. Perché Quomi si propone come una spesa per occasioni di consumo: dal kit per la cena a quello per l’aperitivo o le merende dei bambini, il tutto puntando sulla qualità dei prodotti. La scelta sembra ripagare, visto che in questi mesi anche il loro NPS (net promoter score) è aumentato notevolmente

                      Di Valentina Bonazza

                      Quomi

                      Daniele Bruttini e Andrea Bruno, fondatori di Quomi

                      Quomi propone ricette semplici e sfiziose, che si preparano in pochi minuti. Sul sito si prenota il kit, dallo shop online si sceglie se aggiungere altri prodotti selezionati da Quomi, si completa l’ordine, che può essere singolo o in abbonamento flessibile, e questo ti viene poi recapitato a casa o consegnato in un punto di ritiro, pronto per essere cucinato seguendo le ricette che vengono recapitate assieme al kit, grazie a ingredienti selezionati e già dosati, il tutto per preparare al meglio e in poco tempo una grande varietà di ricette. “Ci piace definire Quomi come una spesa per occasioni di consumo”, dichiara Andrea Bruno, founder e ceo di Quomi.

                      Soluzione ottima quindi per chi ha poco tempo, per chi torna a casa dal lavoro e vuole però rilassarsi in cucina e gustarsi un piatto sfizioso, o per chi, in cucina, ha solo bisogno di un piccolo aiuto. Soluzione che ha visto con il lockdown un’impennata delle richieste: “Abbiamo registrato un forte incremento delle vendite nel periodo dell’avanzata del Covid-19 in Italia e delle conseguenti misure di contenimento – ci spiega Andrea Bruno -. Nel periodo da marzo a maggio siamo cresciuti del +400%. Questo perché, oltre ai classici kit che solitamente i nostri clienti ordinano, come le ‘quattro cene per due persone’ adatto alle coppie che lavorano fino a tardi dal lunedì al venerdì, si sono aggiunti anche moltissimi ordini dallo shop”.

                      Quomi

                      Infatti sul sito di Quomi è possibile ordinare non solo kit per assemblare ricette, ma anche box di frutta e verdura, box misti e di sola frutta, o minikit per crudité o box da 3 chili di frutta di stagione, tutta di qualità premium e, dove possibile, bio e italiana. “Tutti prodotti di fascia premium – sottolinea Andrea Bruno – in linea con la nostra filosofia aziendale. Quindi, con il lockdown la richiesta è aumentata soprattutto per la sezione shop online di box. Tutto questo ha per forza di cose influito sulla logistica, ma devo dire che abbiamo tenuto bene il passo, tanto che il nostro NPS – net promoter score (strumento che valuta la fedeltà e la soddisfazione del cliente) è aumentato notevolmente. Su aree fortemente colpite come Bergamo e Brescia, abbiamo avuto delle piccole difficoltà con la chiusura temporanea di alcune filiali del servizio di posta, su cui ci affidiamo per alcune spedizioni, ma in alcune aree abbiamo deciso di chiudere preventivamente il servizio proprio perché sapevamo che avremmo potuto avere dei problemi. Con la fine del lockdown tutto è ritornato come prima”.

                      Occhio di riguardo anche per il packaging, essenziale per questo servizio e  pensato per garantire la freschezza degli alimenti. I prodotti freschi vengono inseriti in un contenitore isotermico mentre nella sezione non refrigerata del box vengono inseriti i prodotti secchi e le verdure che non hanno bisogno di mantenersi al fresco. Le verdure vengono confezionate in sacchetti biodegradabili, suddivise in base alle ricette scelte per semplificare ancor di più la preparazione dei tuoi piatti, mentre i prodotti freschi come carne, pesce e formaggi sono confezionati sottovuoto o ad atmosfera controllata direttamente dai fornitori. Inoltre, le confezioni vengono selezionate per essere sempre il più possibile rispettose dell’ambiente, tanto che la maggior parte degli imballaggi che utilizzano è completamente riciclabile o biodegradabile. Novità di quest’anno la partnership con l’associazione “Eden Reforestation Projects”: per ogni ordine effettuato sul sito Quomi viene piantato un albero, per combattere la deforestazione.

                      Quomi

                      E nel futuro? “Ci piacerebbe avere la sfera di cristallo per saperlo! Per ora posso solo dire che stiamo lavorando allo sviluppo dell’offerta Quomi e a una naturale evoluzione commerciale, collaborando sempre più con brand in linea con la nostra azienda e, forse, in un futuro prossimo, possiamo pensare a una vendita anche offline del servizio Quomi con collaborazioni con dei retailer (nel 2018 abbiamo avviato una collaborazione per 6 mesi con Iper – La Grande i) ma non nel breve termine, il nostro focus rimane il digitale. Posso comunque affermare che stiamo lavorando per offrire sempre di più dei kit per ‘occasioni di consumo’: proponiamo dei kit, principalmente ricette, ma abbiamo introdotto anche particolari box di frutta e verdura, il recente kit per l’aperitivo pensato particolarmente per questo periodo estivo o ancora – sottolinea Andrea Bruno – i box per la colazione dei bambini”.

                      Una cosa è certa: continueremo a proporre soluzioni curate e attente alla qualità di ogni singolo ingrediente che andrà poi a comporre il piatto – afferma Andrea Bruno -. Non sposiamo nessuna dieta ma cerchiamo semplicemente di avere un piatto nutrizionalmente completo, per una dieta varia ed equilibrata ispirandoci alla dieta mediterranea. Costruiamo un menù che sia basato sulla piramide alimentare, non costruiamo il piatto in base alle calorie o ai grassi…”. “Quindi, sul lungo periodo vorremmo permettere di fare una spesa completa: questo non proponendo 10 mila referenze sul sito, ma andando a coprire sempre più occasioni di consumo, come può essere il kit per la palestra, quello per la colazione o per la cura della casa e della persona, e tutte quelle che ci verranno in mente. Svilupperemo – conclude – delle offerte che siano delle soluzioni snelle ed efficaci per il cliente”.

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