di Eugenio Felice
Il Piemonte è la seconda regione italiana più importante, in termini di produzione di mele, dopo il Trentino Alto Adige e davanti al Veneto. Se Cuneo rappresenta in assoluto la provincia più rilevante in termini di superfici investite nella regione, il Gruppo Rivoira rappresenta la punta di diamante di questo sistema, la prima in Italia peraltro a proporre una linea di mele a residuo zero (leggi qui). Nel 2016 realizzò uno stabilimento tra i più avanzati al mondo per lo stoccaggio, la lavorazione e il confezionamento delle mele. Un investimento che ha dato i suoi risultati, tanto che oggi la crescente domanda dai mercati internazionali, che va di pari passo con i crescenti investimenti dei suoi produttori in nuovi impianti di meli, richiedono un ampliamento dello stabilimento per tenere il passo.
“Ormai siamo abbondantemente sopra le 65 mila tonnellate di mele lavorate e con questo stabilimento il prossimo anno dovremmo superare le 70 mila tonnellate, ormai previste con i nuovi impianti messi a dimora”, ci spiega l’executive manager Marco Rivoira. “Quest’anno la campagna è partita con volumi straordinari richiesti sia dal mercato italiano che da quelli esteri, anche se le quotazioni si mantengono per ora ancora sottotono. In particolare cresce, anche per via del protrarsi dell’emergenza sanitaria, la richiesta di mele confezionate. A fronte di questa situazione, abbiamo deciso di dare il via all’ampliamento dello stabilimento, con una nuova sala confezionamento integrata e collegata nella struttura esistente e che andrà a dare supporto a quella già in funzione realizzata nel 2016. In tal modo potremo rispondere n modo ancor più tempestivo alle richieste dei clienti”.
La nuova sala confezionamento dovrebbe essere pronta per la prossima campagna 2021-22. Ci saranno in tutto quattro nuove linee, due per i vassoi e due per le padelle, con confezionamento rivoluzionario totalmente automatico e selezione ottica della qualità nelle linee. Dei bracci meccanici posizioneranno ogni singola mela nelle padelle, facendo attenzione a mettere il lato più colorato in vista. Quello del Gruppo Rivoira sarà tra i primi stabilimenti al mondo ad avere una tecnologia così evoluta. Le linee di confezionamento saranno poi collegate al magazzino automatico per il prodotto già confezionato e pallettizzato con delle navette che si muoveranno senza operatore in radio frequenza. Insomma, automazione e tecnologia saranno all’avanguardia. Sarà adeguata, infine, anche la capacità frigorifera con nuove celle con la costruzione di un impianto da 6000 tonnellate.
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