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                      Semi di anguria? Sono edibili e sono un superfood, da valorizzare in cucina

                      I semi di anguria, tradizionalmente trattati come uno scarto alimentare, sono in realtà un toccasana per il nostro organismo. A dispetto di quel che si può pensare, infatti, sono edibili e ricchi di proprietà nutritive. L’elevato contenuto di sali minerali e di vitamine, di fibre, di antiossidanti e di proteine ne fanno un vero e proprio superfood, con le funzioni di un integratore alimentare. Non sprechiamoli, dunque, ma tostiamoli in forno: diventano uno snack sano e anche un ingrediente originale per numerose ricette salate

                      Dalla Redazione

                      Che siano in formato baby (2 chili) o midi (3-6 chili), le angurie negli ultimi anni si stanno affermando sempre di più nelle tipologie senza semi, o con pochissimi semi masticabili ed edibili. Per i più infatti i semi del cocomero rappresentano uno scarto alimentare, per alcuni sono un vero fastidio. Eppure anche questa parte della cucurbitacea regina dell’estate è preziosa e non andrebbe sprecata: al pari della polpa, anche i semi infatti sono ricchi di proprietà nutritive e, a dispetto di quello che si può pensare, sono commestibili e possono rappresentare un originale ingrediente in cucina.

                      Fonte di sali minerali, di vitamine e di proteine, i semi di anguria possono essere considerati dei veri e propri integratori alimentari, come riporta Greenme. Le vitamine di cui in particolare sono ricchi sono quelle del gruppo B, preziose per la salute del fegato.

                      Un etto semi di anguria contiene circa 35 grammi di proteine: con un tale apporto proteico sono un alimento prezioso per chi soffre di diabete o di glicemia alta, in quanto sono in grado di abbassare il picco glicemico. Sono inoltre ricchi di grassi poli-insaturi, preziosi per regolare i livelli di colesterolo nel sangue e utili contro l’ipertensione. Non da ultimo, i semi di anguria hanno un elevato potere antiossidante e sono quindi importanti per contrastare i radicali liberi e nel prevenire l’invecchiamento cellulare.

                      I sali minerali contenuti nei semi di anguria sono magnesio, potassio, zinco, fosforo, rame e manganese. Hanno anche un alto contenuto di ferro, che può essere facilmente assorbito se i semini vengono mangiati insieme alla polpa dell’anguria, che a sua volta è ricca di vitamina C.

                      Non solo non vanno buttati, dunque, ma sono un ingrediente versatile in cucina, ideali per ricette salate, come riporta sempre Greenme in un altro articolo. Uno dei modi migliori e più veloci per riutilizzare i semi di cocomero è tostarli: vanno lavati e asciugati e poi messi in forno a 180°C per un quarto d’ora, su una teglia, conditi con un filo d’olio e un pizzico di sale. Ecco allora che diventano un perfetto arricchitore per insalate, o uno snack da sgranocchiare.

                      Con i semi di anguria tostati si può preparare anche un condimento speziato in polvere, aggiungendo peperoncino e aglio a loro volta essiccati e sale e tritando tutto insieme. Così sono perfetti sulle bruschette e per insaporire il riso o un piatto di pasta. Riciclando i semi di cocomero si può infine preparare una classica zuppa o un gazpacho, la zuppa fredda di origini andaluse a base di verdure crude: il segreto è sempre mettere da parte i semi e tostarli in forno a 180° conditi con un filo di olio d’oliva.

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