L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese dice la sua sul nuovo corso preso dal ministero dell’Agricoltura, che – lungi dall’avere a che fare con qualcosa di nostalgico o autarchico – si pone come obiettivo quello di “dare una nuova identità, forte e solida, alle filiere agroalimentari italiane”. Dalla redistribuzione della ricchezza alla lotta al caporalato, “è una sfida magnifica” quella che ci troviamo di fonte, nelle parole dell’Ad di Conad, che ribadisce l’impegno del gruppo nel portare sulle nostre tavole “cose buone, che fanno bene a noi e a chi le ha preparate, coltivate, pensate”

                      Dalla Redazione

                      Pugliese sovranità alimentare

                      “Sovranità alimentare”, era passata appena qualche ora dall’ufficializzazione della sua nuova carica (leggi qui) che il ministro Lollobrigida doveva già difendersi dalla critiche di chi, in questa espressione con cui oggi è stato rinominato il dicastero dell’Agricoltura, vede un eco nostalgico. Ma sono i molti i sostenitori di questa nuova direzione che ha assunto il ministero, in primis Slow Food, che nelle parole del suo presidente Carlo Petrini definisce la sovranità alimentare “la stella polare per affrontare la rigenerazione dell’agricoltura nel mondo”. E se lo dice Petrini, “allora in questa cosa bisogna crederci, tutti”: a parlare in questo caso è Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad (in foto), che su Linkedin pubblica un intervento sulla “grande opportunità” che rappresenta per il nostro Paese questa nuova rotta ministeriale.

                      “La comparsa della sovranità alimentare nell’agenda politica, addirittura con l’intestazione di un ministero, è una buona notizia, se si sa di che cosa si sta parlando – esordisce l’Ad di Conad -. Poi a chi fa i meme e le frasette acchiappa like fa comodo confondere sovranismo e sovranità, ma stiamo mettendo insieme capre e cavoli. Voglio dirlo chiaro e tondo: sovranismo significa dazi, sovranità alimentare significa darsi una mossa per dare al Made in Italy e alle nostre filiere il giusto valore. Significa essere sostenibili dal profondo, riconoscere il ruolo dei produttori locali, piccoli e grandi, vuol dire rivendicare l’importanza di pratiche agroecologiche, rafforzare la catena di approvvigionamento, mettere al centro il benessere delle persone, delle Comunità e dell’ambiente”.

                      Niente autarchia o nostalgia di un certo passato, dunque, ma opportunità per il nostro Paese e per il suo patrimonio di eccellenze agroalimentari, che non siamo mai abbastanza bravi a valorizzare. “Da decenni altri paesi sono avanti a noi, proprio quei paesi che ci fanno rosicare – continua Pugliese – . La Francia, la Spagna su tutti, con risultati altalenanti nel mettere assieme qualità e quantità”.

                      “Ci troviamo di fronte a una sfida magnifica – aggiunge -: dare una nuova identità, forte e solida, alle filiere agroalimentari italiane. Possiamo prenderci lo scettro di superpotenza della qualità agroalimentare. Possiamo finalmente affrontare il problema della redistribuzione della ricchezza lungo le filiere e quello drammatico dello sfruttamento e del caporalato. È l’opportunità per fare sistema e per farlo bene. Possiamo dare valore a quelle alleanze dei buoni che ci sono e che in questi anni hanno fatto fatica a emergere. Possiamo avere, sulle nostre tavole, il meglio del meglio: cose buone, che fanno bene a noi e a chi le ha preparate, coltivate, pensate”.

                      “È una faccenda di volontà – conclude Pugliese -. E noi di Conad ne abbiamo tanta. Ci siamo e siamo pronti a dare il nostro contributo. Che non è metterci a fare politica, ma continuare, con coerenza, a sostenere il futuro”.

                      Copyright: Fruitbook Magazine