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                      Tesco chiude il suo discount Jack’s nato nel 2018 in risposta a Lidl e Aldi in Uk

                      Jack’s, la catena di discount lanciata da Tesco nel 2018 come risposta all’invasione di Lidl e Aldi in Uk, chiude. Chiude dopo quattro anni, esattamente come per la sua prima “incursione”, negli anni ’80, nel terreno del discount. Al tempo aveva acquisito la catena Victor Value, poi chiusa per paura di essere cannibalizzata dalla concorrenza. Tesco fa sapere che Jack’s è stato un progetto comunque utile per conquistare nuovi clienti e per essere più competitiva ed efficiente. Per i 130 posti di lavoro ora in bilico, Tesco ha fatto sapere che i lavoratori troveranno posto nella sede centrale o in ruoli alternativi

                      Di Valentina Bonazza

                      Tesco Jack's

                      Copyright: Wikipedia

                      A poco meno di quattro anni dal lancio, Tesco chiude la sua catena di negozi Jack’s discount. Nata come risposta all’incalzare dei discount Lidl e Aldi in Uk, Jack’s – dal nome del fondatore del supermercato, Jack Cohen – prometteva di essere “il più economico in città” grazie al suo format a metà tra un discount e un cash & carry. Il piano di aperture era ambizioso: tra i 10 e i 15 negozi nei primi sei mesi dal lancio, avvenuto a settembre 2018. Ma Tesco alla fine ha aperto solo 13 negozi Jack’s. Di questi, ora, sei saranno riconvertiti in superstore Tesco, mentre i restanti sette saranno chiusi definitivamente.

                      Un progetto creato durante il mandato dell’ex ad di Tesco Dave Lewis e lanciato nell’anno del centenario della società. Nato da una lacuna che Tesco aveva individuato nel mercato per tutti quei clienti che volevano negozi “più piccoli e più semplici” e che vendessero più prodotti britannici. Per mantenere bassi i costi, i negozi Jack’s avevano un layout simile ai negozi gestiti dai discount tedeschi, con prodotti disposti su pallet direttamente appoggiati al pavimento piuttosto che su scaffali, a questi si sommavano articoli per la casa a prezzi scontati.

                      Jack’s però non è la prima prova di discount di Tesco a chiudere: già negli anni ’80 la catena aveva acquisito la catena discount “Victor Value”, progetto naufragato dopo soli 4 anni per timore di essere cannibalizzato dalla concorrenza. Già dal lancio diJack’s, inoltre, non erano mancate le voci contrarie, come quella di Bryan Roberts (TCC Global) citato dalla testata City a.m.: “Lidl e Aldi hanno clienti molto affezionati, e non solo per i prezzi bassi. Se oltre a proporre prezzi da discount Tesco non investirà in infrastrutture e punti vendita – puntualizza – il destino di questa iniziativa sarà segnato, e potrebbe perfino danneggiare il brand principale”.

                      [Può interessare anche: Uk, Tesco sfida i discount tedeschi con “Jack’s”. Da settembre 60 pdv]

                      Dal canto suo, Tesco fa però sapere che intraprendere questo progetto è stato comunque utile per conquistare nuovi clienti. “Abbiamo imparato molto da Jack’s e questo ha aiutato Tesco a diventare più competitivo, più efficiente e a rafforzare la nostra proposta di valore, anche attraverso il lancio del price match di Aldi” afferma l’ad di Tesco Uk e Irlanda Jason Tarry.

                      Per i 130 posti di lavoro ora in bilico, Tesco ha fatto sapere che i lavoratori troveranno posto nella sede centrale o in ruoli alternativi. Per quanto riguarda i prodotti a marchio Jack’s, di fatto circa il 70% dei prodotti venduti nei punti vendita Jack’s, continueranno ad essere disponibili nei minimarket indipendenti riforniti dal grossista Booker, che è di proprietà di Tesco.

                      Tesco, infine, ha annunciato che chiuderà anche 317 banchi tra carne, pesce e gastronomia calda nei suoi negozi in tutto il Regno Unito, in quanto sotto performanti. A quei lavoratori, fa sapere l’azienda, verranno offerti ruoli alternativi. Nel frattempo, non ci sarà più il rifornimento notturno in 85 negozi, tra cui circa 35 grandi supermercati. In definitiva si stima che 1.000 posti di lavoro siano a rischio. Un inizio anno forse inaspettato, visto che a gennaio, secondo l’analisi della società di dati Kantar, Tesco è tra i vincitori della battaglia commerciale di Natale, con una quota di mercato che ha visto una crescita del 28% durante il periodo delle festività.

                      Nel frattempo Lidl e Aldi continuano la loro espansione in Gran Bretagna: Lidl, sull’Isola dal 1994, ha aperto il suo 900.esimo punto vendita a Liverpool e tutto fa pensare che riesca nell’impresa di raggiungere i 1.100 punti vendita entro la fine del 2025. Dal canto suo Aldi, presente in Uk dal 1989, con i suoi più di 920 punti vendita, è oggi è il quinto supermercato più grande del Regno Unito, davanti a Lidl, Waitrose e Iceland. Inoltre è in media il 14% più economico dei The Big Four. Per il biennio 2022- 23, Aldi ha in programma un piano di sviluppo con investimenti da 1,3 miliardi di sterline (leggi qui).

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