di Massimiliano Lollis
Se in Medio Oriente l’acqua è di per sé un bene prezioso, lo diventa ancor più quando si parla di agricoltura: “coltivare nel deserto”, in effetti, è sempre stato un miraggio. Oggi, però, la tecnologia rende quel miraggio una soluzione quanto mai alla portata di mano: una partnership tra l’azienda agri-tech statunitense Crop One Holdings e la Emirates Flight Catering – divisione interna alla compagnia aerea, specializzata nel catering sui voli e a terra- permetterà infatti di coltivare insalate a km zero a Dubai, grazie a una vertical farm da oltre 12 mila mq, secondo i promotori “la più grande al mondo”.
Come riporta la Cnn, l’impianto – che prevede un investimento di 40 milioni di dollari – potrà rendere, una volta completato, circa 3 tonnellate di insalate al giorno, da destinare sia al catering sui voli, sia a quello dei ristoranti interni all’aeroporto, per un totale di circa 225 mila porzioni al giorno. Il tutto, ovviamente, 365 giorni all’anno, poiché i quantitativi di luce – grazie alle lampade a Led -, temperatura, acqua e umidità destinati alle piante vengono monitorati in modo automatico e costante lungo tutto l’anno, senza l’impiego di pesticidi poiché si tratta di coltivazione fuori suolo, che avviene quindi in strutture “chiuse” al riparo da insetti e fenomeni climatici. Elementi non certo trascurabili in un Paese in cui circa l’85% del proprio fabbisogno alimentare è coperto dalle importazioni, mentre soltanto una piccola percentuale di terreno è coltivabile.
L’attenzione all’utilizzo sostenibile delle risorse – l’acqua in primis – è un elemento fondamentale del progetto, così come – in generale – una delle finalità alla base del vertical farming: queste tipologie di impianti permettono infatti di coltivare con un risparmio idrico del 99% rispetto alle coltivazioni tradizionali.
Se a questo si aggiunge poi la posizione dell’impianto dal punto di vista logistico – all’interno dell’area aeroportuale di Dubai, quindi a pochi passi dai ristoranti dell’aeroporto e dalle strutture catering della Emirates -, il risultato è una fornitura costante di prodotti freschi di qualità, da consumare a poche ore dalla raccolta, e con costi di trasporto – monetari ed ecologici – ridotti al minimo. “La vertical farm che stiamo realizzando – spiega Saeed Mohammed, Ceo di Emirates Flight Catering – ci assicurerà una supply chain di alta qualità con ortaggi freschi a Km zero, riducendo allo stesso tempo il nostro impatto sull’ambiente”.
A quando il primo raccolto? Il completamento della struttura è previsto per novembre 2019, mentre la consegna dei primi lotti ai clienti dovrebbe avvenire già a partire da dicembre 2019.
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