L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      Ananas a 1 cent da Iper: “Perché scandalizzarsi? Questo è marketing”

                      Ananas-1-cent-Iper-marketing

                      L'isola di ananas a 1 centesimo a pezzo da Iper (copyright: Fm)

                      Il 23 dicembre l’ananas a marca Del Monte in vendita da Iper La grande I a 1 centesimo al pezzo. Se ne possono acquistare al massimo due pezzi a persona, per evitare l’assalto dei fruttivendoli. Oggetto della promozione 100.000 ananas. Dal 24 dicembre il prezzo torna a 79 centesimi al chilo. L’operazione segue quella di Eurospin del 14 agosto che vedeva protagonista l’anguria, venduta a 1 centesimo al chilo. La maggior parte degli operatori del settore ortofrutta, sia lato fornitori che lato supermercati, hanno espresso indignazione per un’operazione che rischia di svilire il prodotto. Alcuni operatori però cercano di andare oltre. Giancarlo Amitrano di Ce.Di. Gros, ad esempio, scrive su Linkedin: “Si tratta di operazioni di marketing e come tali vanno giudicate, al pari di una campagna pubblicitaria o di una uscita stampa. Condivisibili o no. Il fatto che sempre più spesso riguardino l’ortofrutta non fa che confermare l’importanza strategica del reparto e il richiamo che ha sulla clientela”

                      di Eugenio Felice

                      Ananas-1-cent-Iper-marketing

                      L’isola di ananas a 1 centesimo a pezzo da Iper (copyright: Fm)

                      Breve cronostoria. Abbiamo visitato l’Iper La grande I di San Martino Buon Albergo (Verona) alle ore 16.00 del 23 dicembre 2020. Afflusso sottotono considerando il giorno pre-lockdown. Ma si sa, i centri commerciali sono in affanno in questi mesi. L’isola delle ananas Del Monte a 1 centesimo di euro a pezzo si trovava trionfalmente proprio sul fronte del reparto ortofrutta. L’uomo Del Monte non lo abbiamo visto. Volevamo prendere tre ananas per noi, uno per il fratellone, due per il vicino di casa. Invece ne abbiamo potute acquistare solo due perché, a differenza di quanto comunicato online nel sito di Iper La grande I e nelle pubblicità sui quotidiani del 22 dicembre, è stato messo il limite di “due pezzi a persona”. Abbiamo chiesto il motivo ai giovani addetti al reparto: “Altrimenti venivano i fruttivendoli a rifornirsi“. Come biasimarli, una possibilità molto concreta, dato che a Veronamercato, il Mercato all’ingrosso di riferimento a Verona, le stesse ananas Del Monte quotavano il 23 dicembre attorno a 1,50 euro al chilo. E le vendite come stanno andando? Abbiamo chiesto. “Pensavamo meglio, probabilmente non le finiremo per stasera e domani tornano al prezzo di 79 centesimi al chilo”, ci hanno risposto. Bisogna anche dire che l’ananas non è un prodotto “nazionalpopolare” come l’anguria, che il 14 agosto era stato regalato da Eurospin a 1 cent al chilo, prima insegna italiana a fare un’operazione del genere.

                      Reazioni e riflessioni. La maggior parte degli addetti ai lavori del settore ortofrutta si è indignata. È una storia che abbiamo già scritto (leggi qui l’articolo). Claudio Mazzini, responsabile commerciale settore freschissimi di Coop Italia, ad esempio ha dichiarato:“Ennesima svalorizzazione del cibo. L’offerta di Iper La grande I contribuisce ad alimentare le critiche e i sospetti verso una grande distribuzione che ha come unico obiettivo il prezzo basso a tutti i costi. Coop Italia si dissocia da simili pratiche”. Non sono mancati però i commenti che sono voluti andare oltre la critica a senso unico a difesa dei produttori dall’altra parte del mondo. Perché, in fin dei conti, la stessa Del Monte ci ha tenuto a precisare che “si tratta di un’iniziativa del cliente interessato: Del Monte assicura di aver venduto la propria merce al prezzo di mercato a tutela della produzione”. Riportiamo quindi il commento di Giancarlo Amitrano, responsabile acquisti ortofrutta e IV gamma a Ce.Di. Gros di Roma: “Ormai si tratta di operazioni di marketing e come tali vanno giudicate, al pari di una campagna pubblicitaria o di un’uscita stampa. Condivisibili o no, non possono più essere interpretate come una politica di vendita, o svendita che sia. Il fatto che sempre più spesso siano effettuate nell’ortofrutta non fa che confermare l’importanza strategica di questo reparto ortofrutta per tutto il settore ed il forte richiamo che ha sulla clientela. Dobbiamo uscire dal loop della mera critica di un prezzo svilente!”

                      Prima l’anguria… poi l’ananas… poi vedremo chi e cosa! Ma la “s”vendita a 1 centesimo è così strategica? I clienti si muovono ancora per questo? Forse sì, vista l’insistenza… e allora non scandalizziamoci, però provare a cambiare reparto per la vendita a 1 cent su una marca nota non sarebbe male! Chi avrà mai il coraggio di farlo? Credo nessuno…”, scrive Lorenzo Trovato, responsabile nazionale ortofrutta di Crai. “Questa indignazione politically correct sta effettivamente stancando in considerazione delle “dimenticanze” mediatiche di fronte a malefatte ben peggiori. Quindi per quale ragione indignarsi se Iper decide di regalare qualche euro?“, scrive, sempre su Linkedin, Luigi Asnaghi, che il settore ortofrutta lo ha vissuto sia dalla parte della GDO che lato fornitori di ortofrutta. “Tanti si riempiono la bocca di etica e di valori – ci riferisce un altro operatore che preferisce restare anonimo – ma se un investimento è conveniente, legale e di interesse del consumatore, non ci vedo molto da criticare. Questa è un’operazione di marketing, come ce ne sono tante altre in cui si regalano anche Fiat 500 o iPhone e non mi pare che questo vada a svalutare quei prodotti. Allora perché un gruppo distributivo, pagando onestamente il fornitore, non potrebbe regalare un ananas? Invece di indignarsi e criticare, gli operatori del settore ortofrutta si chiedano quanto investono, loro, in operazioni di marketing per valorizzare l’ortofrutta“.

                      Copyright: Fruitbook Magazine