Dalla Redazione
La frutta e la verdura sono alimenti indispensabili nella dieta dei bambini, per il loro elevato apporto di fibre, sali minerali e vitamine. Come per gli adulti, l’OMS anche per i più piccoli raccomanda le classiche cinque porzioni al giorno, indicativamente due di verdura e tre di frutta, naturalmente in quantità diversa a seconda dell’età del bambino, del sesso e dell’attività fisica. Ma come renderle più attraenti e più appetibili per i palati esigenti dei piccoli consumatori?
Per supportare i neo genitori nella difficilissima missione di far consumare più ortofrutta ai bambini fin dallo svezzamento, un momento decisivo per dare il giusto imprinting alimentare ai piccoli di casa, Babaco Market – il delivery 100% Made in Italy di frutta e verdura fuori dall’ordinario che combatte lo spreco che si origina dal campo al mercato (leggi qui) – insieme al dottor Marco Nuara, specialista in pediatria con perfezionamento in neonatologia, gastroenterologia, immunologia e allergologia pediatrica, fornisce indicazioni utili per far accettare di buon grado queste preziose alleate di salute nell’alimentazione dei più piccoli.
“Un corretto consumo di frutta e di verdura aiuta i bambini a crescere, a sostenere le funzioni dell’organismo e il benessere fisico, mentale e sociale a tutte le età e sono utili nella prevenzione di molte malattie – commenta il Marco Nuara -. La verdura viene spesso proposta come contorno ed assume così un aspetto spesso poco attraente. Ma può essere anche offerta da afferrare con le mani e sgranocchiare come fuori pasto, oppure utilizzata per condire la pasta, i cereali in chicco, il cous cous, affinché diventi meno ‘contorno’ e più allegra protagonista di sfiziose ricette”.
Ecco allora i sette consigli del dr. Nuara per riuscire nell’arduo compito di far amare frutta e verdura ai bambini.
1. NIENTE PANICO: CI VUOLE TEMPO
Se proporre frutta e verdura ai bambini risulta più complicato del previsto, i genitori non devono farsi prendere dall’ansia. I bambini hanno bisogno di vivere con serenità e piacere il momento del pasto. I più piccoli spesso toccano o annusano i cibi nuovi, potrebbero metterci un po’ di tempo a portarli alla bocca e assaporarli di gusto senza rifiutarli. Spesso sono necessarie numerose esposizioni a frutta e verdura prima che imparino ad apprezzarle. Una buona tecnica è dar loro l’occasione di entrarci in contatto, senza pressioni o forzature, in tutti i momenti possibili. Per esempio, una porzione di frutta può essere offerta a completamento della colazione, come spuntino a metà mattina, nel pomeriggio o dopo i pasti principali.
2. ACCETTARE IL RIFIUTO: NON FORZARE, PUNIRE, PREMIARE O PREGARE IL BAMBINO
De gustibus non disputandum est!, dicevano i latini e avevano ragione. Inoltre i gusti cambiano spesso, soprattutto nei primi anni di vita. Il momento del pasto deve essere vissuto come un’esperienza, una scoperta, un gioco da condividere. Se il genitore si mostra rilassato e non cerca di imporsi o contraddire i gusti del più piccolo di casa, il bambino non utilizzerà il rifiuto del cibo né come momento di affermazione personale né per attirare attenzione e sarà più semplice fargli apprezzare la frutta e la verdura.
3. DARE IL BUON ESEMPIO
Vedere genitori, fratelli o sorelle consumare frutta e verdura incuriosisce e incentiva i bambini a emulare i famigliari e, di conseguenza, ad assaggiare nuovi cibi. Occorre dunque non eliminare, ma continuare a proporre con una certa alternanza anche gli alimenti meno graditi, presentandoli, per esempio, in composizioni colorate e divertenti e associandoli ai cibi preferiti.
4. COINVOLGERE IL BAMBINO NELLA SCELTA E NELLA PREPARAZIONE
Coinvolgere i bambini nella scelta e nell’acquisto di frutta e verdura, permettergli di manipolare gli alimenti per prendere confidenza, di partecipare alla preparazione delle pietanze li aiuterà a essere pronti a provare e ad accettare cibi diversi, abituandosi ai vari gusti.
5. FAVORIRE LA CONDIVISIONE CON ALTRI BAMBINI
La condivisione del pasto con altri bambini, che abbia luogo a casa o in altri contesti come l’asilo o la scuola, può invogliare il bambino ad assaggiare alimenti per lui meno interessanti. Il rito del pasto condiviso rappresenta un momento fondamentale di educazione alimentare, ma anche di educazione emotiva.
6. EVITARE LE DISTRAZIONI
Sarebbe bene che la famiglia ritagliasse dei momenti per i pasti: colazione, spuntini, pranzo e cena devono essere consumati al tavolo, con i ritmi giusti, evitando distrazioni. È importante catalizzare l’attenzione dei piccoli sui nuovi sapori, sulle forme e sui colori delle ricette a base di frutta e verdure che vengono loro proposte, senza esporli ad altri contenuti che li allontanino dallo stimolo della fame e dalla scoperta dei nuovi sapori che i pasti offrono.
7. E… TANTA PAZIENZA E FLESSIBILITÀ
Le abitudini alimentari dei bambini non cambieranno dall’oggi al domani, ma i piccoli passi fatti ogni giorno contribuiranno a trasmettere una corretta educazione alimentare e saranno il miglior investimento possibile per promuovere la salute. Inoltre, è importante tenere in considerazione le preferenze dei piccoli di casa: per esempio, alcuni bambini non gradiscono la sensazione fredda e bagnata della frutta al tatto, in questo caso si può provare a offrirla spezzettata, da mangiare con le posate, oppure in purea o frullata, da bere con una cannuccia.
Insomma, largo alla fantasia e tanta pazienza: chi la dura la vince!
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