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                      Coop Alleanza 3.0, piano 2019-2022 con dismissioni e “discountizzazione”

                      Extracoop
                      Il piano industriale 2019-2022 di Coop Alleanza 3.0, la più grande del sistema Coop Italia con oltre 22 mila dipendenti e 5 miliardi di euro di fatturato, prevede fabbisogni per 3-3,5 miliardi di euro. Una parte arriveranno dalla cessione di asset, come le farmacie e parte della rete vendita, fatta oggi di 436 store. 750 esuberi nelle sedi amministrative. Nella nuova strategia ci sono meno ipermercati. La metratura ideale è considerata quella dei discount di nuova generazione: non superiore a 1.500 metri quadri. Il core è il food. Aumenterà il peso della private label. Al via un nuovo piano per l’e-commerce “Easy Coop” che cresce a due cifre e il franchising per presidiare le regioni del Mezzogiorno

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      ExtracoopIl nuovo piano triennale di Coop Alleanza 3.0, la più grande delle cooperative di consumo del sistema Coop Italia, nata il 1º gennaio 2016 dalla fusione di Coop Adriatica, Coop Estense e Coop Consumatori Nordest, prende atto di cosa sta succedendo in Italia nel mondo della grande distribuzione: il format discount da 1.000 – 1.500 metri quadri guadagna quote ogni giorno di più, il format ipermercato da 8.000 metri quadrati e oltre è in continuo declino. E i tre ExtraCoop da 30 milioni di investimento lanciati solo a fine 2017 sono lì a dimostrarlo. Offrire al consumatore uno spazio enorme, pensato per una mezza giornata di “esperienze” che vanno dalla manicure all’assaggio del sushi, non funziona. Almeno non in questi casi specifici.

                       

                      Il piano industriale 2019-2022 da oltre 3 miliardi di euro è finalizzato a migliorare l’efficienza economica e gestionale superando l’attuale fase di criticità. Il fabbisogno è destinato a ridurre l’indebitamento bancario, a costituire il fondo separato a tutela dei prestiti dei soci, a coprire eventuali riduzioni del prestito sociale, a finanziare gli investimenti. Per coprire questo ingente fabbisogno, si prevedono cessioni di asset per 1 miliardo di euro. Dopo i distributori di benzina saranno messe sul mercato le farmacie e la parte non performante della rete vendita, si stima un 10% dei 436 store in dote ad Alleanza 3.0. Il piano prevede anche il ricorso al franchising per presidiare le aree del Mezzogiorno e un rafforzamento dell’e-commerce EasyCoop che già cresce a doppia cifra.

                       

                      Il piano prevede la riduzione degli spazi di vendita, con i necessari interventi sull’assortimento, che subirà una dieta dimagrante e si concentrerà sul food e sui prodotti private label come la linea premium FiorFiore che dovranno passare dall’attuale 25% al 50% entro il 2022. La nuova strategia prevede mini market di prossimità, preferibilmente nei centri urbani, con una superficie non superiore ai 1.500 metri quadri, che è poi la dimensione dei discount di ultima generazione (vedi l’esempio Eurospin). Ci sono poi 750 esuberi nelle sedi amministrative. Il piano dovrebbe portare a una crescita dell’ebitda (risultato operativo) e dei ricavi: il fatturato previsto nel 2022 è di 5,3 miliardi di euro, mentre l’Ebitda dovrebbe superare i 100 milioni di euro nel 2023.

                       

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