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                      Coronavirus, Eurospin raziona farina, guanti, lievito e alcol: massimo due pezzi

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                      L'avviso alla clientela del razionamento della farina (copyright: Fm)

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                      L’avviso alla clientela del razionamento della farina (copyright: Fm)

                      Dalla Redazione (aggiornato il 9 aprile 2020)

                      Da sabato 4 aprile 2020 nei 1.150 punti vendita del più grande gruppo discount italiano, Eurospin – La Spesa Intelligente, si possono comprare al massimo due pacchi al giorno di farina, un flacone di alcol  denaturato, un pacchetto di lievito e una confezione di guanti monouso in lattice. Prodotti che nelle settimane del coronavirus sono in cima alla lista della spesa degli italiani. “Limitare a razioni (giornaliere, mensili, ecc.) l’acquisto e l’uso di generi alimentari e di oggetti e prodotti di prima necessità per impedirne, in situazioni di emergenza (guerre, crisi economiche e finanziarie, ecc.), un consumo eccessivo o l’accaparramento“: questo è il significato del termine “razionare” secondo la Treccani. Ci risulta essere il primo gruppo distributivo alimentare in Italia ad adottare una misura del genere a seguito dell’emergenza sanitaria da coronavirus in corso. Avevamo già parlato invece di esperienze analoghe in altri Paesi europei, in particolare nel Regno Unito.

                      Abbiamo chiesto a Eurospin delucidazioni su questa misura, su quanto durerà e se nel razionamento rientreranno presto anche altri prodotti per l’igiene come ammoniaca, candeggina, salviette e gel antibatterico, e prodotti alimentari di prima necessità come latte, pastasciutta, sughi e passate di pomodoro. Non ci è ancora arrivata una risposta. Precisiamo anche che nel punto vendita di Cavaion Veronese dove abbiamo fatto nel primo pomeriggio di lunedì 6 aprile la foto di cui sopra, nonostante il razionamento non erano comunque disponibili perché esauriti né l’alcol etilico denaturato, né i guanti in lattice, né la farina né il lievito. Non ci risulta ad oggi che altri gruppi della distribuzione alimentare in Italia stiano mettendo in atto simili misure. Certo è che la capacità produttiva per le aziende italiane della filiera è ridotta dalle misure di contenimento così come la capacità di approvvigionamento di alcune materie prime, in particolare dall’estero.

                      Ma quali sono i prodotti che stanno andando più a ruba nei supermercati italiani nelle settimane del Covid-19? Ce lo dice Nielsen, nel suo rapporto relativo alla settimana 13, quella dal 23 al 29 marzo. Rispetto allo stesso periodo del 2019, nella distribuzione moderna – Iper + Super + Liberi Servizi + Discount + Specialisti Drug – si segnala un +212,7% per le farine, +226,4% per il lievito di birra, +85,9% per il burro, +72,5% per le creme spalmabili (comfort food), +67,9% per il miele, +52,9% per le conserve rosse, un +19,3% per la pasta. Per i prodotti non alimentari (no food), Nielsen ha registrato, sempre nella stessa settimana, un +163,3% per i guanti in lattice monouso, +100,4% per l’alcol denaturato, +56,8% per il sapone per le mani solido e liquido, +52,9% per la candeggina, +40,5% per la carta casa, +24,5% per le salvieta umidificate, +18,6% per la carta igienica. Continuano anche i trend positivi di vino (+18,5%) e birre alcoliche (+9%).

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