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                      Covid, con la crisi dei salad bar arriva Sally, il robot per insalate contactless

                      Con l’avvento del Covid-19 e delle misure igienico-sanitarie di contenimento del virus, negli Stati Uniti i salad bar – i banconi a buffet di piatti freschi e pronti al consumo come insalate, vera istituzione negli USA – hanno visto un’arresto delle vendite causando non pochi problemi alle catene della ristorazione e ai supermercati. Così, alcune realtà del Paese – come Heinen’s Village Market, insegna che serve il nord-est dell’Ohio e l’area di Chicago – hanno deciso di non aspettare eventuali nuove ordinanze e di innovare il loro servizio con Sally, un robot che assembla insalatone tramite programmi pre-impostati, il tutto grazie a pochi click sullo schermo digitale della macchina. Sviluppata pochi anni fa da Chowbotics, azienda tecnologica di San Francisco, Sally può contenere fino a 22 diversi ingredienti freschi tra verdure fresche e lattuga, condimenti, liquidi, cereali ma anche proteine come pollo e salmone, tutti preparati e caricati in loco dai dipendenti del punto vendita. Ecco quindi che le richieste sono aumentate anche se in generale i salad bar stavano vivendo un periodo di discesa già prima del Covid-19

                      Di Valentina Bonazza

                      salad bar

                      I salad bar negli Stati Uniti sono un’istituzione. I famosi banconi a buffet di piatti freschi e pronti da consumare come le insalate, sono una presenza nota non solo nella ristorazione ma anche nei supermercati americani. Modalità che con l’avvento del Covid-19 e delle misure igienico-sanitarie di contenimento del virus ha visto però un arresto (ne avevamo parlato qui), tanto che secondo Nielsen, quest’anno le vendite dei salad bar sono scese di quasi il 54%, mentre in un sola settimana a metà giugno, le vendite nel reparto sono diminuite del 95,5% rispetto allo scorso anno. Ecco quindi che alcune catene americane sono corse ai ripari con Sally: il robot che permette di assemblare la propria insalatona in sicurezza e mangiarla dove si vuole grazie alle ciotole compostabili per il take away.

                      Alta un metro e ottanta per il peso di circa 340 kg, Sally è un robot per “assemblare” insalatone tramite programmi pre-impostati come la classica Caesar Salad o Cobb, ma anche miscele personalizzate, il tutto grazie a pochi click sullo schermo digitale della macchina. Sviluppata da Chowbotics, azienda tecnologica di San Francisco, Sally può contenere fino a 22 diversi ingredienti freschi, tra verdure fresche e lattuga, condimenti, liquidi, cereali ma anche proteine come pollo e salmone, tutti preparati e caricati in loco dai dipendenti del punto vendita. Alla fine del mese di luglio, inoltre, Chowbotics lancerà un’app tramite la quale i clienti potranno effettuare l’ordine e ottenere un codice QR da far scansionare alla macchina, rendendo la preparazione della loro insalata completamente contactless.

                      Tra i primi a ricorrere a Sally a causa delle misure anti-covid è stata la catena di alimentari Heinen’s Village Market, che serve il nord-est dell’Ohio e l’area di Chicago, e che ha presentato ai suoi clienti nel suo negozio di Pepper Pike, Ohio, a pochi chilometri dalla sede aziendale, questa macchina verde e bianca posizionata accanto a dove prima della pandemia era in funzione il salad bar,  e che ora è utilizzato come frigorifero per bevande e contorni già confezionati. Heinen’s ha programmato Sally in modo tale che possa assemblare cinque selezioni di insalate standard e un’opzione personalizzata, il tutto a 7 dollari, con l’obiettivo di includere più selezioni mix-and-match nel tempo, man mano che gli acquirenti si abituano ad usare la macchina.

                      salad bar

                      Infatti, con la chiusura dei suoi salad-bar a marzo, Heinen’s Village Market, rinomata per i suoi cibi pronti, ha visto un duro colpo alle casse, così, invece di aspettare un’ok dalle istituzioni per la ripresa del servizio – cosa che potrebbe non accadere per i prossimi mesi -, Heinen’s ha deciso di investire in questa nuova tecnologia.

                      A Grocery Dive, il responsabile all’innovazione di Heinen’s Chris Foltz, ha dichiarato che ai clienti è mancata la possibilità di personalizzare i propri pasti, così Sally offre loro un modo per farlo, mentre le 18 varietà di insalate pre confezionate che ora occupano il salad bar, hanno visto un notevole incremento delle vendite durante la pandemia, in quanto costituiscono per il cliente l’opzione  “prendi e scappa”. “Se il lancio andrà bene, Sally potrebbe così finire per sostituire le insalatone di Heinen’s – ha sottolineato Chris Folt -. In effetti, le vendite nel reparto erano già in diminuzione negli ultimi anni ed è una tendenza che si sta verificando su scala nazionale”. Infatti, secondo i dati Nielsen, le vendite dei salad bar sono diminuite del 6,5% lo scorso anno rispetto al 2018.

                      Chissà se quindi robot come Sally saranno davvero l’evoluzione dei classici salad bar. Mara Behrens, vice presidente design e  marketing di Chowbotics, ha spiegato come “i negozi di alimentari non erano un punto focale per l’azienda in periodo pre-Covid ma ora stiamo assistendo a un interesse sempre maggiore da parte di negozi di alimentari e catene di ristorazione che cercano di sostituire i loro buffet di insalate, anche solo temporaneamente. Così, ultimamente ci siamo concentrati molto sul retail – ha detto a Grocery Dive -. La domanda è stata davvero incredibile”.

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