L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      Dal plant-based ai ghost restaurant: i food tech trend 2022

                      Sostenibilità, ambientale ed economica, lotta allo spreco, cibi plant-based e carne non-carne, reducetarianismo e nuovi superfood come la moringa, ristoranti “fantasma” e consegne a domicilio: sono queste le esigenze di mercato a cui la tecnologia sarà chiamata a rispondere nel corso del 2022, già a partire da questi primi mesi. Un’analisi di Inside Marketing rivela cosa c’è nel futuro prossimo del settore agroalimentare e quali sono i food tech trend dell’anno

                      Dalla Redazione

                      food tech trend

                      L’innovazione tecnologica rappresenta il futuro del comparto food

                      Cambiamenti climatici e sfide per l’agricoltura, nuovi prodotti e nuove abitudini alimentari, inflazione e tagli nel carrello della spesa, parallelamente una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità a tavola, sia in senso ambientale che economico. Cosa c’è nell’orizzonte del comparto alimentare? Per capire quale sarà il futuro del settore non si può non partire dall’analizzare i principali food tech trend 2022. Lo ha fatto Inside Marketing, passando in rassegna le principali tendenze in fatto di cibo e le dinamiche di mercato che si consolideranno nel corso dell’anno.

                      L’innovazione tecnologica, secondo la ricerca, rappresenta il futuro del food. Solo nel terzo trimestre del 2021, su scala globale, sono stati spesi oltre dieci miliardi di dollari in tecnologie alimentari, fino a raggiungere un monte investimenti annui superiore dell’85% rispetto all’anno precedente. La tendenza nei prossimi 12 mesi, secondo gli analisti, dovrebbe essere ancora in crescita.

                      La pandemia, sottolinea Inside Marketing nella sua ricerca, ha contribuito a cambiare il modo in cui le persone riempiono il carrello della spesa e frequentano i locali: nei prossimi mesi si potrebbe assistere quindi al proliferare dei cosiddetti “ghost restaurant” (o “dark kitchen”), ristoranti che non dispongono di coperti ma si occupano solo della preparazione e consegna di cibi per asporto (vedi la nuova catena TikTok Kitchen che sbarca negli Usa a marzo, leggi qui).

                      Ma la tecnologia entra in gioco anche nel soddisfare esigenze alimentari legate a questioni di salute o a scelte etiche e ideologiche. Ecco allora che il 2022 – che come lo scorso anno si è aperto con il Veganuary, il mese dedicato all’alimentazione vegana – sarà l’anno in cui spopolerà il cosiddetto plant-based, ovvero i cibi a base di proteine vegetali, che cercano di replicare in forma, colore e gusto quelli di origine animale. Alla cosiddetta fake meat, la carne non-carne ormai sdoganata anche nella grande distribuzione e nella ristorazione (vedi le ormai celebri proposte di Beyond Meat e Impossible Foods) si aggiungeranno altre proposte più sperimentali, come la carne sintetica prodotta in laboratorio. E anche i fast food si adegueranno alle tendenze, vedi Burger King e il suo temporary store “meat free” aperto in Germania l’estate scorsa, o il successo dell’italianissima catena Flower Burger che si sta espandendo anche all’estero (leggi qui).

                      flower burger food tech trend

                      Flower Burger è una catena italiana che sta conquistando l’estero con le sue proposte 100% vegane e plant-based

                      Il must dell’anno sarà il “reducitarianesimo”, ovvero la filosofia degli amanti di una cucina vegana che tuttavia non sono pronti ad abbandonare del tutto il consumo di carne e di altri prodotti di origine animale; le bevande top saranno gli alcolici “buzz-less”, cioè con una bassa gradazione, mentre il superfood del 2022 è la moringa, come ha annunciato di recente Whole Foods Market stilando la top ten dei food trend dell’anno (leggi qui).

                      La sostenibilità è un altro driver che guiderà l’innovazione tecnologica nel settore alimentare. Coltivazioni alternative come quelle indoor, filiere corte e tracciabili, modelli di vendita diretta al consumatore daranno il via a una nuova era smart del food processing, che vedrà al centro la food safety e la lotta allo spreco. Naturalmente, nel rendere “più smart” la produzione agroalimentare un ruolo chiave lo avranno sensori, dati e tool di analisi dei dati, modelli predittivi realizzati grazie a machine learning e intelligenza artificiale e la blockchain.

                      Infine sarà centrale il ruolo del packaging, al quale, con l’ausilio delle tecnologie digitali, viene richiesto di essere sempre più intelligente e sempre più retail friendly, privo di plastica e in grado di aumentare la vita di scaffale dei cibi (un esempio di innovazione in questo senso è l’imballaggio Attivo di Bestack, un brevetto tutto italiano al servizio della filiera ortofrutticola). Il vero obiettivo a cui sembrano puntare i principali food tech trend 2022, infatti, è quello di ridurre quegli sprechi alimentari che fanno male al Pianeta e di certo non fanno bene a costi e princing nel settore. La sfida futura sarà, così, non solo allungare la shelf life del prodotto, ma provare a monte ad allungare il suo stesso ciclo vitale. App come Too Good To Go (leggi qui), che salvano cibo dalle cucine dei ristoranti o dai magazzini dei supermercati prima che esso finisca buttato nonostante sia ancora buono, ben rispondono a questa chiamata all’azione e non dovrebbe sorprendere che crescano in popolarità nel futuro prossimo.

                      Infine uno sguardo alla Gdo. La pandemia ha convinto sempre più persone, di tutte le età, a fare la spesa online: difficilmente, anche a condizioni epidemiologiche migliorate, si rinuncerà a un’abitudine comoda come questa e con più probabilità aumenterà, invece, la domanda per formule come la consegna in giornata o in una finestra di poche ore (vedi i nuovi player del quick commerce come Gorillas o Amazon Fresh), la consegna in un punto di ritiro o il click and collect. Investire in tecnologie per il food, conclude Inside Marketing, aiuterà i rivenditori, anche più piccoli, a farsi trovare preparati e a fidelizzare i clienti con soluzioni meglio capaci di venire incontro alle loro esigenze.

                      Copyright: Fruitbook Magazine