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                      A Fruit Logistica 2022 c'era anche lo stand climate neutral (copyright: Fm)

                      Dopo un anno di stop, è tornata in presenza nel 2022 Fruit Logistica, la più grande fiera al mondo del settore ortofrutta, con la prima edizione in tempi di pandemia da Covid-19. Un’edizione controversa, che ha visto una drastica riduzione di visitatori ed espositori – tra le defezioni eccellenti quella del Gruppo Orsero – a causa delle incertezze che hanno peraltro fatto posticipare la fiera da febbraio ad aprile. Ma qual è il giudizio di chi, a Fruit Logistica 2022, ci è andato? Qual è stato il “trend topic” di questa edizione? E come è andata la convivenza con il Covid-19, considerando che a Berlino non vi era l’obbligo di mascherina all’interno dei padiglioni fieristici? Intanto una (quasi) certezza: la prossima edizione si svolgerà nel periodo canonico, dall’8 al 10 febbraio 2023

                      di Eugenio Felice

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                      Fruit Logistica, l’ingresso Sud di Messe Berlin (copyright: Fm)

                      1) 40 mila visitatori, nel 2020 erano stati 72 mila, nel 2019 erano stati 78 mila. “Quest’anno la fiera è andata bene così. L’importante era ripartire“. Questo il commento che abbiamo raccolto presso uno stand italiano a Fruit Logistica, la più grande fiera al mondo del settore ortofrutta, che a causa del Covid-19 è stata posticipata da febbraio ad aprile. Uno stand ridotto nelle dimensioni, quello dove abbiamo raccolto il commento, normalmente era da oltre 100 mila euro. Il downsizing è stato generalizzato: visitatori quasi dimezzati; meno espositori, circa 2.000 nel 2022 contro i 3.300 del 2020, e stand mediamente più piccoli. Interi padiglioni erano privi di esposizione, come il 6.2, dove era presente solo un ristorante. Gli stand italiani sono stati 332 contro i 545 dell’edizione 2020 (-40%). Tanti i big assenti, tra cui il più grande di tutti, il Gruppo Orsero.

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                      Lo staff di Peviani Spa a Fruit Logistica 2022, Hall 2.2

                      Il giudizio generale degli operatori, sia espositori che visitatori, è stato comunque positivo: le aspettative erano piuttosto basse, tra pandemia da Covid-19, Ramadan nei Paesi di lingua araba (dal 1 aprile al 1 maggio), guerra in Ucraina, globalizzazione sulla via del tramonto a causa di costi di trasporto ed energetici alle stelle. Così Andrea Peviani, direttore commerciale di Peviani Spa: “L’ottimismo e la fiducia nelle nostre capacità ci hanno spinto a partecipare a questa edizione 2022 con uno stand più grande e con la nostra squadra commerciale quasi al completo. Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare i nostri clienti internazionali e i nostri fornitori dell’Emisfero Sud, condividendo con loro i nostri obiettivi a breve e lungo termine. Siamo contenti dei risultati ottenuti, siamo soddisfatti dell’esito della nostra partecipazione”.

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                      A Fruit Logistica 2022 c’era anche lo stand climate neutral di BayWa (copyright: Fm)

                      2) Sostenibilità al centro? Sì, ma quella economica. “La grande distribuzione è venuta in fiera affamata di risposte”, ci ha riferito Massimiliano Persico, responsabile marketing di Carton Pack, azienda leader nel packaging alimentare – con una grande specializzazione su quello ortofrutticolo – che a Fruit Logistica ha confermato nel 2022 l’area espositiva, al contrario di altre aziende sue competitor. “La grande distribuzione ha capito, così come le centrali ortofrutticole, che devono rivolgersi a dei tecnici per avere delle risposte, in questo periodo in cui la materia prima viene a mancare o ha prezzi molto elevati. È inutile decidere di puntare su un determinato imballaggio se poi questo ha costi esagerati o le sue componenti non si trovano. Si rischia di prendere una strada sbagliata. In questo periodo, la plastica si dimostra ancora la scelta più sostenibile dal punto di vista economico”.

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                      Social Plastic allo stand Carton Pack (copyright: Fm)

                      Oggi scarseggia di tutto, i costi sono alti e i tempi di approvvigionamento lunghi”, continua Massimiliano Persico di Carton Pack, che da poco ha trovato un nuovo partner nella londinese A&M Capital Partners, sempre sotto la sapiente guida della famiglia Leone. “Per la carta, oggi ci vogliono dai 4 ai 6 mesi, quindi chi fa la campagna estiva è necessario che ordini adesso tutto l’imballaggio altrimenti rischia di restare senza. Carta che è aumentata di prezzo in modo maggiore rispetto alla plastica. Da marzo 2021 a marzo 2022 parliamo di prezzi a +35-40% per la plastica, di prezzi a +55-60% per la carta. Sono considerazioni da fare in un periodo di inflazione tornata a livelli che non si toccavano dagli anni ’90 e con bollette energetiche che hanno ridotto in modo significativo la capacità d’acquisto delle persone”. Carton Pack propone sia imballaggi in plastica – tra cui il Social Plastic – che in carta.

                      fruit logistica 2022 no restrizioni

                      Mascherine raccomandate: non le ha usate quasi nessuno

                      3) Berlino Covid-free? Ha lasciato un po’ perplessi gli operatori del settore la decisione di non rendere obbligatoria la mascherina all’interno dei padiglioni espositivi di Fruit Logistica 2022. Ancora tanti i casi in Germania, pochi i casi a Berlino: questa la spiegazione data dagli organizzatori. Peccato che la quasi totalità di espositori e visitatori venisse da fuori Berlino. Quindi cosa è successo? Quasi nessuno nella tre giorni di fiera ha indossato la mascherina, pur “raccomandata”. Però qualcuno il Covid-19 se lo è preso, in fiera, e lo ha portato a casa. Del resto la storia del Covid-19 è fatta di chiaroscuri e proprio nei giorni di fiera, il microbiologo Crisanti sosteneva che “la mascherina non basta più, il virus è diventato troppo contagioso”. Se fosse così, in fiera si sarebbero contagiati tutti. Diciamo che oggi il Covid-19 è derubricato a virus influenzale, dai sintomi blandi.

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