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                      Furiani (OP Geofur): “Radicchio, inverno difficile. Il mercato premia gli specialisti”

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                      Per il “fiore d’inverno” gli ultimi mesi sono stati particolarmente pesanti, a causa di un’offerta abbondante che ha spinto i prezzi sotto i costi di produzione. Abbiamo fatto il punto con Cristiana Furiani, presidente del Consorzio di Tutela del Radicchio di Verona IGP e responsabile commerciale di OP Geofur, azienda con un’alta specializzazione in tutta la famiglia dei radicchi, un superfood oggi disponibile fresco tutto l’anno. L’azienda di Legnago (Verona), fondata da Rodolfo Furiani nel 1970, sta preparando anche la campagna delle angurie, che inzierà in lieve ritardo nella seconda metà di giugno

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      Radicchio Verona Igp“Quella invernale – esordisce Cristiana Furiani, che è anche presidente del Consorzio di Tutela del Radicchio di Verona IGP – è stata una campagna decisamente sfavorevole per il radicchio. La causa principale è stata la sovrapproduzione, favorita dai prezzi molto alti dello scorso anno, che hanno spinto numerose aziende, anche non specializzate, a piantare il radicchio. Questo ha comportato un’offerta elevata nei primi tre mesi del 2018 e un abbassamento della qualità media, fattori che hanno spinto i prezzi al ribasso, sotto ai costi di produzione. La cosa positiva – sottolinea Cristiana Furiani – è che comunque i clienti, in particolare i gruppi della grande distribuzione e dell’industria di quarta gamma, sia in Italia che all’estero, ci hanno confermato la loro fiducia oltre ad acquisirne di nuovi, tanto che abbiamo aumentato i quantitativi venduti, segno che restiamo comunque il punto di riferimento del mercato per tutta la famiglia dei radicchi”.

                       

                      Radicchio Verona IgpIl radicchio sta vivendo una notorietà crescente negli ultimi anni grazie alle sue proprietà benefiche che lo fanno rientrare a pieno titolo tra i superfood. Secondo studi recenti (leggi qui), il radicchio di Verona, ha infatti, a parità di peso, il 55 per cento degli antiossidanti e il 75 per cento dei polifenoli dei mirtilli, frutto che peraltro ha un prezzo a chilo decisamente superiore. I radicchi, inoltre, pur se tradizionalmente associati all’inverno, si trovano ormai tutto l’anno. “Le zone di produzione principali nei mesi freddi – spiega Cristiana Furiani – si confermano il Veneto, le Marche e l’Emilia Romagna. Il prodotto veneto ha una stagionalità che inizia con il prodotto precoce a settembre, per quello marchigiano la raccolta inizia invece a gennaio. Il Radicchio di Verona IGP, in particolare, uno dei nostri fiori all’occhiello, viene commercializzato da inizio ottobre a fine aprile e quest’anno ha raggiunto una qualità eccezionale. Nei mesi estivi ci spostiamo in Alto Adige e nel Fucino. Il radicchio quindi è fresco tutto l’anno, per chi è organizzato come noi”.

                       

                      AngurieOP Geofur, con sede a Legnago, nella bassa Veronese, sarà presente a Macfrut (Rimini, 9-11 maggio) nel padiglione B2, con lo stand 001 dedicato ai “colori” dei radicchi (giallo, verde e soprattutto le sfumature di rosso), che sono anche il prodotto protagonista di questa 35esima edizione. L’azienda è stata fondata da Rodolfo Furiani nel 1970 e, oltre a produrre, confezionare e commercializzare le diverse tipologie di radicchi, esportate in tutta Europa, dalla Spagna ai Paesi dell’Est, completa la gamma con pan di zucchero, cicorino, verze, crauti e angurie. “In particolare – spiega Cristiana Furiani – l’anguria è per noi un articolo in forte crescita, molto apprezzato dai clienti, in tutte le tipologie, sia le mini da 3-6 chili, che le midi da 6-12 chili che le grandi da 8-16 chili, che crescono con una qualità molto elevata, su cinquanta ettari, in aumento ogni anno, nelle zone di Ostiglia (Mantova) e Bergantino (Rovigo), dove abbiamo uno stabilimento di 6 mila metri quadrati coperti, dedicato nei mesi estivi proprio alle angurie. La neve di inizio marzo – precisa Cristiana Furiani – ha comportato un ritardo nei trapianti: la campagna inizierà quindi a fine di giugno per terminare a settembre”.

                       

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