Dalla Redazione
La salubrità del cibo e la salvaguardia dell’ambiente sono una preoccupazione prioritaria per il 23% degli italiani. La sostenibilità? Si conquista nel quotidiano, con uno stile di vita attento e scelte di consumo consapevoli, specie se si tratta di acquisti alimentari: è l’opinione del 74% degli abitanti del Belpaese. È questa la fotografia che emerge dal rapporto stilato da Nomisma nell’ambito dell’indagine “Chi ha paura del cibo cattivo? Gli italiani e la sostenibilità”, promossa dal Centro Agroalimentare (CAAB) di Bologna con Fondazione FICO e Fondazione ENPAM e presentata in anteprima in occasione del lancio di Bologna Award 2017. Quest’ultimo è il Premio Internazionale per la sostenibilità agroalimentare, che lancia il bando della sua seconda edizione, che si celebra a Bologna sabato 14 ottobre, in un’ideale anteprima del World Food Day 2017 (16 ottobre).
Cosa vuol dire “sostenibile” per gli italiani? È un termine riferito all’ambiente e alla sua salvaguardia secondo 4 italiani su 10 (39%) o piuttosto alla tutela della salute secondo il 23%. Ma c’è anche chi lo mette in relazione con la biodiversità (15%), con il cibo della tradizione (8%) e persino con l’economia (5%). In ogni caso, la parola sembra entrata nell’uso comune: il 25% degli italiani – uno su quattro – si dichiara molto ferrato sull’argomento. Il 58% conosce il significato di questa parola, anche se non si sente abbastanza informato sul tema, e solo il 18% dichiara di ignorarne il significato.
Preoccupazione per la sostenibilità? Fra gli italiani sembra molto diffusa: sommando la paura per i danni all’ambiente (13%) e alla salubrità del cibo (10%) il dato del 23% è secondo solo alla preoccupazione degli italiani per lavoro/disoccupazione (31%) e precede la preoccupazione per il terrorismo (19%), l’immigrazione (14%) e l’incertezza del clima politico (7%).
Come promuovere e potenziare la sostenibilità alimentare? Su questo punto i politici non sembrano dare affidamento agli italiani: si aspetta qualcosa da loro solo un italiano su quattro, il 24% Ma un altro 24% preferisce fare da sè e attivarsi in prima persona, mentre per il 27% è meglio confidare nell’industria alimentare o nell’agricoltura (17%).
Soprattutto, la sostenibilità si conquista nel quotidiano con gli stili di vita e le scelte responsabili fatte personalmente: lo dichiara ben il 74% degli italiani rispetto alla tutela dell’ambiente e il 67% rispetto a una crescita economica sostenibile che passa dalle scelte di ogni giorno negli acquisti. Prima di aprire il portafoglio l’occhio va innanzitutto all’origine italiana (41%) e poi alla qualità della materia prima (39%). Il 14% dichiara di farsi influenzare dall’impatto calorico degli alimenti e il 5% si fa guidare dalle caratteristiche del processo produttivo, nel momento dell’acquisto.
Tornando al premio, il Bologna Award – ideato e promosso da CAAB e FICO con la Regione Emilia Romagna e il Comune di Bologna, con il sostegno di Unitec e con il patrocinio del Mipaaf – punta a valorizzare le ricerche scientifiche e le iniziative in ambito agricolo e agro-alimentare realizzate da persone, istituzioni e aziende nel segno dello sviluppo sostenibile e durevole.
La prima edizione si è celebrata in occasione dell’Expo di Milano e il suo aspetto particolare è che i vincitori, sin dal momento dell’accettazione, si impegnano a donare il valore del premio (8 mila euro) in favore di progetti e iniziative di settore sostenibili, durevoli e/o solidali, affinché la ricerca possa ulteriormente progredire e moltiplicare circoli virtuosi nell’ambito agro-alimentare e agro-ambientale sul pianeta. Le candidature e segnalazioni per l’edizione 2017 di Bologna Award potranno essere inoltrate attraverso il sito www.bolognaaward.com.
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