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                      Nomisma in occasione del lancio del Bologna Award, il premio biennale sulle buone pratiche in ambito agroalimentare, ha presentato uno studio promosso dal CAAB insieme alle fondazioni FICO ed ENPAM che mette in evidenza come la tutela dell’ambiente e la food safety siano due aspetti a cui gli italiani danno una particolare importanza, specie se si tratta di cibo e acquisti alimentari. Il 27% dei consumatori, se si parla di sostenibilità, ripone fiducia nell’industria alimentare, il 17% nell’agricoltura. E per tre italiani su quattro essa passa attraverso le scelte di acquisto. Prima di aprire il portafoglio l’occhio va innanzitutto all’origine italiana (41%) e poi alla qualità della materia prima (39%)

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      Per il 74% degli italiani la sostenibilità passa attraverso le scelte di consumo. Specie se si tratta di cibo

                      La salubrità del cibo e la salvaguardia dell’ambiente sono una preoccupazione prioritaria per il 23% degli italiani. La sostenibilità? Si conquista nel quotidiano, con uno stile di vita attento e scelte di consumo consapevoli, specie se si tratta di acquisti alimentari: è l’opinione del 74% degli abitanti del Belpaese. È questa la fotografia che emerge dal rapporto stilato da Nomisma nell’ambito dell’indagine “Chi ha paura del cibo cattivo? Gli italiani e la sostenibilità”, promossa dal Centro Agroalimentare (CAAB) di Bologna con Fondazione FICO e Fondazione ENPAM e presentata in anteprima in occasione del lancio di Bologna Award 2017. Quest’ultimo è il Premio Internazionale per la sostenibilità agroalimentare, che lancia il bando della sua seconda edizione, che si celebra a Bologna sabato 14 ottobre, in un’ideale anteprima del World Food Day 2017 (16 ottobre).

                       

                      Cosa vuol dire “sostenibile” per gli italiani? È un termine riferito all’ambiente e alla sua salvaguardia secondo 4 italiani su 10 (39%) o piuttosto alla tutela della salute secondo il 23%. Ma c’è anche chi lo mette in relazione con la biodiversità (15%), con il cibo della tradizione (8%) e persino con l’economia (5%). In ogni caso, la parola sembra entrata nell’uso comune: il 25% degli italiani – uno su quattro – si dichiara molto ferrato sull’argomento. Il 58% conosce il significato di questa parola, anche se non si sente abbastanza informato sul tema, e solo il 18% dichiara di ignorarne il significato.

                       

                      Cosa orienta gli acquisti degli italiani. Fonte: Survey Nomisma

                      Preoccupazione per la sostenibilità? Fra gli italiani sembra molto diffusa: sommando la paura per i danni all’ambiente (13%) e alla salubrità del cibo (10%) il dato del 23% è secondo solo alla preoccupazione degli italiani per lavoro/disoccupazione (31%) e precede la preoccupazione per il terrorismo (19%), l’immigrazione (14%) e l’incertezza del clima politico (7%).

                       

                      Come promuovere e potenziare la sostenibilità alimentare? Su questo punto i politici non sembrano dare affidamento agli italiani: si aspetta qualcosa da loro solo un italiano su quattro, il 24% Ma un altro 24% preferisce fare da sè e attivarsi in prima persona, mentre per il 27% è meglio confidare nell’industria alimentare o nell’agricoltura (17%).

                       

                      Soprattutto, la sostenibilità si conquista nel quotidiano con gli stili di vita e le scelte responsabili fatte personalmente: lo dichiara ben il 74% degli italiani rispetto alla tutela dell’ambiente e il 67% rispetto a una crescita economica sostenibile che passa dalle scelte di ogni giorno negli acquisti. Prima di aprire il portafoglio l’occhio va innanzitutto all’origine italiana (41%) e poi alla qualità della materia prima (39%). Il 14% dichiara di farsi influenzare dall’impatto calorico degli alimenti e il 5% si fa guidare dalle caratteristiche del processo produttivo, nel momento dell’acquisto.

                      I valori che guidano le scelte alimentari. Fonte: Survey Nomisma

                      Tornando al premio, il Bologna Award – ideato e promosso da CAAB e FICO con la Regione Emilia Romagna e il Comune di Bologna, con il sostegno di Unitec e con il patrocinio del Mipaaf – punta a valorizzare le ricerche scientifiche e le iniziative in ambito agricolo e agro-alimentare realizzate da persone, istituzioni e aziende nel segno dello sviluppo sostenibile e durevole.

                       

                      La prima edizione si è celebrata in occasione dell’Expo di Milano e il suo aspetto particolare è che i vincitori, sin dal momento dell’accettazione, si impegnano a donare il valore del premio (8 mila euro) in favore di progetti e iniziative di settore sostenibili, durevoli e/o solidali, affinché la ricerca possa ulteriormente progredire e moltiplicare circoli virtuosi nell’ambito agro-alimentare e agro-ambientale sul pianeta. Le candidature e segnalazioni per l’edizione 2017 di Bologna Award potranno essere inoltrate attraverso il sito www.bolognaaward.com.

                       

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