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                      Stop al food waste. La legge per recuperare 1 mln di tonnellate di cibo all’anno

                      È stata approvata in via definitiva dal Senato la legge contro gli sprechi alimentari, che il ministro Martina ha definito ”una eredità di Expo” con l’obiettivo, ora più vicino, di recuperare 1 milione di tonnellate di cibo all’anno. Per Coldiretti la nuova legge rafforza il lavoro di contrasto facendo crescere la consapevolezza dei consumatori, semplifica le donazioni per le aziende e per la prima volta anche per l’agricoltura svolge un ruolo da protagonista”. Fra  primi commenti soddisfatti arriva anche quello di Coop, che vede ora la possibilità di “potenziare i progetti anti-spreco portati avanti già da anni, avendo donato, solo nel 2015, oltre 5 mila tonnellate di derrate alimentari”. Plauso anche da Italmercati, che chiede però una semplificazione degli obiettivi e delle procedure, anche in materia fiscale

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      sprecocibo

                      Obiettivo della nuova legge contro lo spreco? Recuperare 1 milione di tonnellate di cibo all’anno

                      Il 2 agosto il Senato ha approvato in via definitiva la legge contro gli sprechi alimentari, un provvedimento che – come riporta un articolo di Ansa – punta all’incremento del recupero e della donazione delle eccedenze alimentari, con priorità della loro destinazione per l’assistenza agli indigenti. Allo stesso tempo si favorisce il recupero di prodotti farmaceutici e altri a fini di solidarietà sociale. Importante anche il contributo alla limitazione degli impatti negativi sull’ambiente e all’educazione dei cittadini per diminuire gli sprechi alimentari.

                       

                      Questa legge, ha affermato il ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Maurizio Martina, ”è una delle più belle e concrete eredità di Expo Milano 2015. L’abbiamo presentata lo scorso anno nel nostro ‘Piano SprecoZero’ proprio durante l’Esposizione universale ed è una traduzione in fatti dei principi della Carta di Milano. Un provvedimento che conferma l’Italia alla guida della lotta agli sprechi alimentari, che ancora oggi hanno proporzioni inaccettabili: 12 miliardi di euro solo nel nostro Paese”.

                       

                      Con questa norma, sottolinea ancora il ministro, ”ci avviciniamo sempre di più all’obiettivo di recuperare 1 milione di tonnellate di cibo e donarle a chi ne ha bisogno attraverso il lavoro insostituibile degli enti caritativi”.

                       

                      Diverse le principali novità della legge. Innanzitutto la semplificazione burocratica: donare diventa più semplice grazie alle disposizioni di carattere tributario e finanziario della legge. Poi è stato rafforzato il Tavolo degli indigenti istituito dal Mipaaf, che vedrà la partecipazione anche delle organizzazioni agricole insieme a enti caritativi, industria e grande distribuzione. Previsto un finanziamento di 2 milioni di euro per l’acquisto di alimenti da destinare agli indigenti.
                      Viene inoltre dato sostegno a progetti innovativi contro lo spreco, con un fondo da tre milioni (uno per anno, da ora fino al 2018), volto anche a promuovere la produzione di imballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili.

                       

                      I Comuni possono incentivare chi dona agli indigenti con uno sconto sulla Tari. In caso di confisca di prodotti alimentari, inoltre, l’autorità da oggi disporrà la cessione gratuita con priorità all’alimentazione dei più bisognosi o successivamente come mangime per animali. Il Ministero della Salute emetterà infine nuove Linee guida per la riduzione degli sprechi nelle mense.

                       

                      Coldiretti commenta positivamente la nuova legge contro gli sprechi alimentari: “sprechi che costano all’Italia 12,5 miliardi di euro, e che sono persi per il 54 per cento al consumo, per il 21 per cento nella ristorazione, per il 15 per cento nella distribuzione commerciale, per l’8 per cento nell’agricoltura e per il 2 per cento nella trasformazione”. Il 53% degli italiani, sottolinea l’associazione, ritiene che il contenimento degli sprechi alimentari dipenda soprattutto dalle scelte dei consumatori, mentre il 46% sostiene che possano essere combattuti con una migliore pianificazione della spesa. La situazione ”resta tuttavia grave e in media – continua Coldiretti – ogni italiano ha buttato nel bidone della spazzatura ben 76 chili di prodotti alimentari durante l’anno. La nuova legge rafforza il lavoro di contrasto facendo crescere la consapevolezza dei consumatori rispetto alle abitudini alimentari, semplifica le donazioni per le aziende e per la prima volta anche per l’agricoltura svolge un ruolo da protagonista, attraverso le donazioni dirette agli indigenti”.

                       

                      Soddisfazione per la legge varata dal Senato anche da parte di Coop, che vede ora la possibilità di “potenziare i progetti anti-spreco portati avanti già da anni”. “Coop è stata sempre in prima fila nella battaglia contro il food waste – commenta il presidente di Ancc-Coop Stefano Bassi – e solo nel 2015 sono state donate ad oltre 800 organizzazioni del volontariato di ispirazione religiosa e laica 5.143 tonnellate di derrate alimentari, pari ad un valore di oltre 24 milioni di euro, che hanno permesso di fornire 6 milioni di pasti a persone in difficoltà”.

                       

                      La legge incassa il plauso anche di Italmercati, la rete dei grandi Mercati italiani all’ingrosso a cui aderiscono i centri agroalimentari di Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Verona, Napoli e Cagliari, con un giro d’affari intorno ai 6 miliardi di euro e una movimentazione annua di merci ampiamente superiore ai 3 milioni di tonnellate. “Il recupero del prodotto che ogni giorno rimane invenduto è un tema non secondario, affrontato con soluzioni diverse e per lo più efficaci dai mercati aderenti alla nostra rete. – afferma Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati – Già da tempo siamo impegnati e coinvolti come rete nel trovare soluzioni omogenee e ottimali a livello di sistema. Consideriamo questa legge benvenuta e un’occasione e uno stimolo per fare di meglio e di più”. “Quello che ci sentiamo di chiedere è però una semplificazione degli obiettivi e delle procedure, anche in materia fiscale”, sottolinea Pallottini.

                       

                      Tutti i Paesi dell’UE hanno sottoscritto l’impegno del nuovo target di sviluppo sostenibile dell’Onu, che prevede di dimezzare lo spreco alimentare per il 2030, in ogni passaggio della filiera, dal campo alla tavola.

                       

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