Dalla Redazione
+++ AGGIORNATO 11/05/2020 +++
Cibus 2020, la più importante fiera dedicata ai prodotti alimentare italiani, è stato ufficialmente posticipato all’anno prossimo, dal 4 al 7 maggio 2021. Inizialmente, infatti era stato rimandato a fine estate, nonostante il primo ottimismo dimostrato da Fiere di Parma Spa: a fine febbraio, all’inizio dell’emergenza coronavirus, la società aveva confermato la manifestazione, così come la presenza di molti espositori e solo un leggero calo della presenza di alcuni top buyer internazionali. Ma il 9 marzo, Fiere di Parma ha fatto sapere – dopo qualche indiscrezione trapelata negli ultimi giorni – che Cibus 2020 non si terrà più a inizio maggio ma dall’1 al 4 settembre.
Lo slittamento si era reso necessario a causa della inaspettata evoluzione dell’emergenza coronavirus e, in particolare, della crescita dei blocchi aerei da e per l’Italia. Questa decisione è coerente con la scelta di Vinitaly di posporre la fiera nonché con il calendario fieristico internazionale, ed è stata portata all’attenzione anche del tavolo di crisi del Ministero degli Affari Esteri sul made in Italy. Fiere di Parma si è trovata di fronte all’esigenza e priorità di tutelare gli investimenti delle aziende espositrici e il cambio di data sarà decisivo per garantire il medesimo flusso di visitatori e buyers esteri da sempre offerto da Cibus all’aziende agroalimentari italiane.
Questo perché, a causa del coronavirus, sono molte le restrizioni sul traffico aereo che minerebbero la gran parte degli spostamenti. Il salone internazionale dell’agroalimentare si terrà così quasi 4 mesi dopo il previsto, nella speranza che covid-19, per allora, sarà solo un ricordo. Cibus resta comunque una possibilità unica per i professionisti del settore per scoprire il meglio dei prodotti alimentari made in Italy, partecipare a convegni, workshop e conoscere le ultime novità nell’area Cibus Innovation Corner.
“La situazione è precipitata negli ultimi giorni – ha dichiarato Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma – col moltiplicarsi dei divieti di diversi Paesi a viaggiare verso e dall’Italia. Tutto ciò ha reso le condizioni di contesto troppo instabili: una situazione che avrebbe potuto danneggiare Cibus e l’investimento dei nostri espositori nonché la reputazione di Parma nel suo anno da Capitale della Cultura. La collocazione a settembre è una scelta responsabile e strategica: Cibus si potrà presentare come l’appuntamento chiave dell’autunno per il mercato internazionale e per il Food Made in Italy. Di qui la decisione di posticipare. Nell’interesse di tutti”.
L’arrivo degli operatori commerciali è divenuto di colpo problematico non solo dall’Asia, cosa in parte prevedibile, ma anche dagli Stati Uniti e dal Nord Europa dove si è creato, nello spazio di giorni, un clima di forte preoccupazione relativamente ai viaggi in Italia.
“Abbiamo fatto il possibile per non arrivare alla decisione di rinviare Cibus – ha sottolineato Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare – ma l’incertezza e le preoccupazioni che ancora abbiamo nel nostro paese relativamente al persistere del coronavirus, che ha come conseguenza il pericolo di avere una presenza non adeguata di visitatori ed espositori, ci obbliga a rinviare a settembre”.
Nel quartiere fieristico di Parma, nel cuore della Food Valley, Cibus 2020 si presenta con una novità: dal 2021 diventerà un appuntamento annuale e non più biennale, andando in diretta competizione con TuttoFood di Milano (17-20 maggio). Fiere di Parma ha creduto molto nel progetto di annualizzazione per cui ha approntato un budget biennale di oltre 5 milioni di euro per l’incoming dei buyer in collaborazione con ITA/ICE e con la Regione Emilia-Romagna.
Nel frattempo il catalogo di Cibus diventa www.mybusiness.cibus.it per mettere a disposizione fin d’ora dei visitatori, e in generale degli utenti professionali i quali ora spendono molto più tempo online, un raffinato motore di ricerca che non solo contiene le informazioni a catalogo, ma, a breve, anche tutti i prodotti che le aziende pubblicano sui loro siti, i cui contenuti sono stati indicizzati e federati. Questo consentirà agli utenti registrati di effettuare ricerche approfondite e puntuali e quindi inviare direttamente richieste di fornitura o di contatto. Tutti i contenuti, anche quelli che le aziende non hanno tradotto, saranno editati in modalità multi lingue grazie allo specifico tool. Una evoluzione digitale dei servizi fieristici, dedicata esclusivamente agli espositori di Cibus e quindi al meglio del made in Italy alimentare, che, visto lo spostamento a settembre della manifestazione, contribuirà ancora di più alla riuscita dell’evento.
Si va così ad allungare la lista delle fiere ed eventi di primo piano posticipati a causa del coronavirus, dal rinvio del Vinitaly dal 14 al 17 giugno a ProWein di Dūsseldorf che si terrà addirittura nel marzo 2021, ad esempio (leggi qui). Anche Macfrut nella giornata di domenica 8 marzo è stato rimandato all’8-10 settembre (leggi qui).
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